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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Modena e Reggio nell'Emilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1902, pagine 328

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Modena
   65
   Fra lo caso elio richiamano a ricordi storici citiamo; tabella casa che fu di Ciro Menotti in via Canal Grande, di fronte al teatro Comunale, ove, nella notte del 3 febbraio 1831, i congiurati iniziarono il famoso movimento rivoluzionario, resistendo per varie ore alle truppe ducali, che tutto l'isolato avevano circondato e che facevano uso anche dell'artiglieria. Una lapide, posta per cura del Municipio sulla fronte della casa, commemora il glorioso avvenimento con queste parole: In questa cusu — nella notte del 3 febbraio 1831 — stette coi suoi compagni d'eroismo — Ciro Mentiti. Nel 1896, in occasione della inaugurazione del monumento a Nicola Fabrizi, che fu pure uno dei compagni di Ciro Menotti in quella notte memoranda, fu collocata nel sottoportico una lapide recante i nomi di quei generosi che, sfidando le forche e le galere ducali, preparavano gli eventi del riscatto italiano.
   Dintorni di Modena
   TI Comune di Modena lui, come abbiamo già detto, una vasta estensione territoriale. Sopra una superficie totale di 173.037 chilometri quadrati costituiscono la parte suburbana o rurale del Comune 171.51-0 di essi e la rimanente superficie è occupata dalla città. La popolazione forese del Comune di Modena è valutata in 31.100 abitanti, ripartiti nelle seguenti ville o frazioni del Comune: Sant'Agnese, San Faustino, San Cataldo, Santa Caterina, Collega-rola, Portile e San Donnino: frazioni formanti l'immediato contorno della città; indi Collegara, San Martino, Ganaceto, Salicetu di San Giuliano, Baggiovara di Albareto, Villavara, Saliceto Panaro, Lesignana, Saii Matteo, Santa Maria di Mugnano, costituenti la zona più eccentrica del Comune, il quale ha figura piuttosto rotondeggiante, con un diametro da nord a sud di 14.300 chilometri e da est ad ovest di 12.500.
   Questa vasta estensione di territorio è messa m
   piena coltivazione e si può dire clic forma il nucleo
   delle belle campagne modenesi, poiché l'abbondanza
   delle acque, la natura del terreno, l'accurato e semine
   più razionale lavoro dei coltivatori ne hanno fatta
   una plaga di rigogliosa vegetazione ed inteusamente produttiva. Kig. 13. — Modena (Dintorni) Fonie
   è di San Geminiano nella Villa
   In perfetta pianura, come sono, . dintorni ih Mo- Co?nento ( h fot. ohukdim) dena, non possono offrire l'allettamento dei panorami
   variati delle città contornate da colli, da monti o sulla sponda del mare e dei laghi. Tuttavia, per la loro densa e verdeggiante vegetazione, per le belle strade che li percorrono in ogni senso, fiancheggiate da altissimi filari di pioppi, per le numerosissime ed anche belle ed eleganti ville e casini di campagna che li popolano, non sono del tutto privi d'interesse per chi abbia a percorrerli e visitarli.
   Tra le ville più ragguardevoli ilei dintorni immediati di Modena vanno ricordate: la villa detta Pentitorri, già villa Ducale, ora di proprietà privata, costruita nel secolo XVII su disegno dell'architetto Vigarani, e che trae il suo nome dalle torrette che ne compiono i lati. Fu riabbellita dal duca Francesco IV, che vi fece formare dal tedesco Hubler un vago boschetto all'inglese. Vi sono poi parecchie altre ville della nobiltà e della ricca borghesia modenese sparse per le ville di Sant'Agnese, San Faustino, Santa Caterina e Lesignana.
   83 - Lu l'ut ria, voi. Ili, parte 3».