Modena
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Fig. 10. — Modena (Galleria Estense): Ercole a cavallo, bronzo ili DerloUlo di Giovanni
(da fotografia Alinari).
ingresso dal lato della cittì e porta di soccorso verso la campagna, porta che restò sempre chiusa.
11 duca Francesco IV, nell'anno 1828 e nel seguente, compì molti ristami negli edilìzi della Cittadella, taluno dei quali fu ridotto in ergastolo, ove in gran parte erano rinchiusi i detenuti politici, die la polizia del duca inquisiva e le sue Commissioni statarie inesorabilmente condannavano. L'ing. Cavalli vi co-strusse inoltre grandiose stalle per la cavalleria ed un arsenale per l'artiglieria. Ma più bellicose idee vennero a quel «Tiberio ili diciottesimo», come lo chiamò Giuseppe Giusti in una delle sue poesie rimaste immortali, dopo i movimenti insurrezionali del ISSI, Pensando di prevenire ogni tentativo di rivolta per parte della città e colla minaccia permanente del cannoneggiamento, il duca fece costruire, sui disegni del colonnello d'artiglieria Caraiidìni, davanti alla porta guardante la città, una solida torre con feritoie e ripari ; sul terrazzo o spianata di queste terre fece collocare cannoni ed obici colle bocche sempre rivolte su Modena, tanto era l'alletto del duca per la città capitale del suo Stato.
Nel 1 SI8 il pupolo fece giustizia di questo odioso monumento della sospettosa tirannide : invase la Cittadella per liberare i prigionieri politici quivi detenuti; assaltò anche la torre ed in poche ore l'abbattè quasi completamente, lasciando solo il mozzicone inferiore,
che fu poi tramutato in polveriera. Utualmente la Cittadella, eli'è anche nella parte più bassa ed umida della città, serve unicamente al casermaggio militare.
Piazza d'Armls — Tra la Cittadella ed il Foro boario corre un vastissimo spazio piano, un tempo messo a prati verdeggianti ed a bei viali di platani. Era questo la piazza d'Armi, luogo sacro ai ludi militari ed alle peripatetiche coppie degli innamorati popolari. Nel 1872 furono divelti ì bellissimi platani datanti dal periodo napoleonico, vennero guastati gli ombrosi viali e, livellato e spianato il terreno, fu formato il vasto elissoide dell ippodromo, ove in due periodi dell'anno la Società modenese delle-corse tiene le proprie riunioni, die hanno una certa importanza ed interessano il mondo sportivo italiano.
R. Istituto di Belle Arti (sul corso omonimo). — E un notevole edilizio di architettura elegante e raffinato tendente al classico, di disegno dell'architetto Giuseppe Soli. Bello sopratutto è il porticato sorretto da pilastrate a linee slanciate e pure. Nell'arcata di mezzo, sopra un semplice piedestallo in granito, sorge la statua di Salui'no in allo di divorarsi i proprii filili, buon lavoro del secolo passato, sebbene UH po' barocclieggianle.
Nell'Istituto di Delle Arti si conservano quadri di buona scuola antica e molti eccellenti saggi degli allievi premiati o pensionati dall'Istituto, ed una ricca
82 — I.» l'ntiin, vtf) Iti. parte 3».