Modena
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Fif, 9. -
Modena (Galleria Estense) : Cofanetto in bronzo di Antonio Foppa, detto il Caradosso (da fotografìa Aunari).
Francia (m. 1535), l'Annunziata (una fra le migliori copie del caposcuola bolognese) ; di Lippo Fiorentino (in. 1410), la Vergine col Figlio e San Giovanni; di Peliamolo Antonio (ni. 1498), S. Sebastiano; ili Antonio Allegri, detto il Correggio (in. 1534), il Ratto di Ganimede, mirabile medaglia ottagonale del soffitto già esistente nella rocca di Novellare e dal muro trasportata su tela per ordine di Francesco IV; un putto in marmo; altro putto su tela; di Dell'Abate Nicolò (ra. 1571), varie storie trasportate
su tela dal muro d'una sala della rocca di Scandiano, ove erano state dipinte per ordine del conte Giulio Bojardo ; del Tiutorctto (in. 1512), medaglie per soffitti in forma ottagonale a soggetti mitologici, stupende per forza di colorito e ardimento di disegno, di scorci; di Paolo Veronese (m. 1588), ritratti; di Tiziano Vec-cellio (m. 1588), ritratti; di Guido Pieni (m. 1642), il Cristo in croce agonizzante, ritenuto per uno dei capolavori del grande colorista bolognese; di Caracci Lodovico (m. 1619), VAssunzione ; di G. F. Barbieri, detto il Quercino (m. 1666), varii quadri, tra cui San Pietro Apostolo e la Venere, tino dei suoi migliori lavori; di Tisi Benvenuto di Garofalo (in. 1559), Cristo in croce, colla Maddalena e la Madonna in trono ; di Dossi Dosso (ni. 1560), parecchi quadri, fra cui la Natività dtl Redentore; di Salvator l'osa (m. 1673), scena di Erminia nella Gerusalemme, notevole il paesaggio; varii altri paesaggi; di Zampieri Domenico,
detto il Domenichino (m. 1641), una Sibilla; di Mi-chelangiolo da Caravaggio (in. 1609), varii quadri ili grande efletto, sebbene manierati e di soggetti profani ; del Piiuuricchio, una bellissima Madonna, elle fu creduta di Raflaello ; di Murillo, un ritratto ed una scena campestre; di llolbcin, un ritratto di EnricoYlI! d'Inghilterra, e di una infinità d'altri maestri, dei quali qui sarebbe soverchio il fare l'enumerazione.
Adornano poi le sale della Pinacoteca stipi e vetrine di grande valore con raccolte artistiche, bronzi, intagli, fra cui ricordiamo un mirabile cofanetto in bronzo di Antonio Foppa, detto il Caradusso (fig. 9) ed un Ercole a cavallo di Bertoldo di Giovanni (fig. 10); strumenti musicali, ecc., ecc.
Fra i quadri di scuola moderna primeggia quello celebre di Adeodato Malatesta, Ezzelino da Romano alla battaglia di Cassano d'Adda, vinta dai Guelfi capitanali dal marchese Azzo d'Este. Questo quadro, col quale il Malatesta si elevò a grande altezza ed emulò coH'IIayez e cogli altri capiscuola dell'arte del periodo romantico, fu fatto per commissione del duca di Modena, stabili la fama del valentissimo pittore modenese in tutta Europa e fu oggetto di discussioni, di critiche e di esaltazioni apologetiche. Certo è opera d'arte di prim'ordme nel suo genere e si comprende la grande sensazione che destò la sua apparizione e 1 infinito numero di riproduzioni che per le stampe in litografia ed anche in copia ne furono fatte.