fj(') Parlo Terza — Italia Centrale
Fig. 7. — Modena : Palazzo Reale, già Ducale (da l'olografia Oklaxuim).
monumenti clic l'areaitctlura del secolo XVII alibi» in Italia lascialo. 1 lavori del ]iaIazzo, o reggia ducale come allora anche dicevasi, durarono a lungo ; proseguiti. dopo la morte di Francesco 1, dalla duchessa Laura e da Francesco II, dal 1662 al 1601; alla prima si debbono le staine e le sc.ollure decorative che ne fregiano la fronte e l'attico; al secondo il meraviglioso scalone in marmi di Dalmazia e di Verona, la fondazione della biblioteca, della galleria e del Museo d'antichità in esso raccolti, la grandiosa scuderia ed altri fabbricati accessori. Il palazzo — o per meglio dire il corpodi fabbrica principale anteriore, vòlto verso la città — fn compiuto, quale è al presente, sotto il governo lunghissimo di Francesco 111 (1737-80), clic fece innalzare anche l'ala a sinistra della facciata, ornò con rara magnificenza il grande appartamento del piano nobile; fece costruire la cappella ducale, abbellire altre parti e collocare sul torrione, o padiglione centro il meccanismo dell'orologio.
Anche il duca Ercole HI, ultimo della linea diretta degli Estensi, compiè opere di abbellimento nel palazzo ed a lui si debbono le due statue colossali ili marmo di Carrara, rappresentanti Ercole e l.rpido, che. sono ai lati della gran porla, opera classica di Prospero Spaili detto il Clemente, celebre scultore reggiano vissuto nel secolo XVI
.Nel 1818 l'austro-estensc Francesco IV, figlio (li Maria llicciarda d'I.ste, uiiicoerede del duca Ercole III. entralo collo sfacelo dell'Impero napoleonico e per di-sposiziono del Congresso di Viciniti nel possesso degli Stati dell'avo, fece demolire, parto della sagrestia di San Domenico ed aprire la strada allora della Corso
Nuovo, onde isolare da quella parte il palazzo, ch'era unito alla chiesa mediante una loggia sostenuta da porticato. Nell'anno seguente fece terminare la fronte ilei palazzo dal lato d'oriente, detta anche dei Gian/ini pubblici; Francesco V, suo successore, fece costnirre su disegno allatto moderno la parte sellentrionale o posteriore del palazzo guardante I attuale corso Vittorio Emanuele.
Colla caduta degli Estensi, nel 1850, e la costituzione del Regno d Italia il palazzo Ducale di Modena entrò, col titolo di Reale, a far parte della dotazione o boni della Corona; ma fu da questa, senz'allei compensi, subito ceduto allo Stato, clic per iniziativa di Manfredo Fanti, ministro della guerra, \i insediò la Scuola militare per gli ufficiali di fanteria e cavalleria.
Il palazzo Ducale o Reale, che si voglia dire, di .Modena, grandioso monumento cui pochi uguagliano e pochissimi superano, consta di due parti ben dipinte: la parte anteriore o meridionale guardante la eiltà e la parte posteriore o settentrionale. La parte anteriore o monumentale e quella dovuta all'opera di liartolomco Avanzini e di suo figlio Gusmano, che ne fu il continuatore. Consta d'una lunga fronte terminata all'estremità da due alti e solidi torrioni ed avente al centro un maestoso corpo avanzato o padiglione, nel quale si apre la gran porta d'onore, fiancheggiata da quattro colonne in marmo e dalle anzidette statue di Ercole e di ij'jiitlo. Sopra la porla per tutta la larghezza del padiglione corre una grandiosa balconata o balaustra in marmo, sulla quale sporgono le tre finestre della gran sala del trono e delle fcsle. Seguono liei padiglione centrale — che è il pezzo più caratteristico