Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Modena e Reggio nell'Emilia', Gustavo Strafforello

   

Pagina (37/331)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (37/331)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Modena e Reggio nell'Emilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1902, pagine 328

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Modena
   35
   parie tu cominciata nel 1201 col disegno e sotto la direzione dello scultore ed architetto Arrigo da Cani-pione e venne ultimata nel 1319 dai suoi successori e continuatori, col collocamento del pomo di rame dorato. Nel ristauro operatovi nel 1587 al pomo fu sovrapposta una croce di ferro dorato. Ultimamente si ristaurò totalmente il l'uso, il cui rivestimento in marino minacciava sgretolarsi e staccarsi dal vivo della muratura. la non lieve opera fu sostenuta dal Comune, dalla Provincia e dal Governo e l'atta sotto la vigilanza dell'Utlkio per la conservazione dei monumenti nazionali dell'Emilia.
   11 Mcrzario, toccando di quella torre, clic certamente, per arditezza ed eleganza di disegno, va annoverata fra le più lidie d'Italia, dice : « Cotesti opera, che accoppia la solidità coll'eleganza, era finita prima che Giotto ideasse il suo campanile di Firenze; Giotto o chi per esso vinse Enrico da Campione nella purezza del disegno e nella varietà, combiiuizionc e distribuzione dei colori; ma Enrico lo precorse nel disegno e gli è per lo meno cimilo nella gloria ».
   L'interno della torre ha una scala abbastanza comodo in pietra da taglio, per la quale si sale dapprima all'appartamento del custode, sulto il riparto delle campane, a più di 40 metri dal suolo; indi, perlina scala a chiocciola, si sale alle campane, in numero di quattro, tra cui il famoso campanoiie di circa 3000 chilogrammi, che non viene suonato se non nelle occasioni solenni.
   Dal riparto dello campane, clic occupa l'ultimo piano del quadrato ed ha luce da tre ampie finestre ad arco per ogni lato, si sale, mediante mia scala di legno, all'ottagono e di là alla prima ed alla seconda terrazzi] della Ghirlandimi. Da quest'ultimo punto si gode d'un magnifico panorama sulla città e pianura circostante, dominandosi, dalla parte di mezzodì, tutto rApeniiino modenese, dal Rondinaio al Cinionc e da questo ai monti del Bolognese.
   L'altezza della torre di Modena è metri 8l!,12 dal suolo e l'edilizio presenta ima leggera inclinazione dal lato di mezzodì, verso il coro della Cattedrale, inclinazione dovuta senza dubbio a cedimento del sottosuolo alluvionale.