Modena
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Kit*. 3. — Modena (Duomo). Fianco meridionale. Porta detta dei Principi (da fotografìa Alinaiu).
loggia, eli' è caratteristica decorazione della parte esterna del tempio.
La parte superiore del tempio, costituita dal presbiterio, dal santuario e dal coro, è assai sollevata dal piano della navata e ciò per dar posto ad un'ampia cripta o confessione. Questa è a vòlta ed è sorretta da trenta colonnette ili marmo venato, con capitelli e piedestalli antichissimi, forse appartenenti alla primitiva cattedrale ed utilizzati in questa (al paro dei grandi capitelli delle navate) e da consideraisi come veri e rari incunabuli dell'arte cristiana. Così [iure sono singolarissimi e curiosissimi ad osservarsi i capitelli ed i piedestalli figurati delle culonne che sono all'ingresso della cripta appartenenti questi all'arte del secolo XII, ed opera forse di Lanfranco o di Vegilelmo.
Dalle navate laterali si accede alla parte superiore del tempio o santuario mediante due scale antiche, delle quali è notevole la balaustra in inarmo scolpito.
Questa disposizione architettonica del suo interno, armonica in ogni parte, come cosa creata di getto, dà al duomo di Modena, sebbene l'edilìzio non abbia straordinarie proporzioni, una maestosa imponenza,
accresciuta dal provvido consiglio preso dulia Commissione ristauratrice, di sopprimere lo scialbo e giallognolo intonaco prima esistente, mettendo a vivo il muro.
Tale nel suo complesso l'interno del duomo di Modena, che anche nei particolari, negli altari, nelle decorazioni, nelle memorie funerarie, ha cose pregevolissime, si da potersi considerare per un vero museo d'arte sacra ed antica. La semplice e rapida enumerazione che delle cose notevoli faremo ne persuaderà il lettore.
Entrando dalla porta maggiore e seguendo a desti a notasi il mausoleo di Domenico Sinibaldi, modenese, reggitore della Chiesa di Modena in luogo del cardinale Ercole lìangoni, il (piale stava sempre alla Corte pontificia in Noma; l'altare di Sant'Antonio con dipinti tii Bernardo Cervi, modenese ; tavola ili Dossi Dosso, celeberrimo caposcuola ferrarese (1532) ed avanzi degli affreschi che coprivano 1 intera cappella, ora scoperta, eseguiti sullo scorcio del secolo XV dal celebre modenese Francesco de' Bianchi l'errori, morto nel 151U ; altare dei Magi, quadro d'ignoto, ma buon