Imola
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Fig. 75. — Imola (Cattedrale) : Reliquiarii di San Cassiano (da fotografia Tammjhrim).
ogni lato. Nella navata centrale, a cominciare dai pilastri che sostengono la cupola, due largiti bracci di scala conducono all'ampio presbiterio, sotto il quale si apre la criptao confessione. E questo sotterraneo una delle parti più belle del tempio: ampio, alto, asciutto, luminoso, inspira raccoglimento e devozione. L'aitar maggiore, tutto rivestito di marmi finissimi, fu costrutto per ordine del cardinale vescovo Giovanni Ma stai Ferretti, e nell'abside del coro bavvi un sarcofago in marmo bianco, lavorato nel secolo scorso, racchiudente il corpo del martire e protettore imolese San Bassiano:, più che dalla storia, dalla leggenda ritenuto prono vescovo della città. Di questo Santo si conserva, a parte, quale preziosa reliquia, il braccio destro (fig. 72), posto dentro un braccio d'argento, sul quale si legge: Hoc est brachium Sancii Casciani Marliris. Nel fondo delle due navate laterali si trovano due altari colle urne sepolcrali di San Piero Grisologo, arcivescovo di Ravenna, morto nel 451; di San l'rojetto, quinto vescovo ; di San Maurilio, ottavo vescovo, martire sotto Potila, morto l'uno nel 482 e l'altro nel 512, tutti Imolesi.
La parte superiore del tempio è condotta in ricca architettura corinzia, con un sovraccarico di ornati in stucco, bene eseguiti ma eccessivi. Maestosa e slanciata ad un tempo è la cupola sovrastante all'edifizio. Nel duomo d'Imola si osservano alcuni monumenti sepolcrali, dite dei quali in onore di membri illustri della famiglia degli