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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Bologna
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte* Terza — Italia Centrale
   montuose caratterizzanti PApennino bolognese. Scendendo a valle, il Sillaro attraversa tutto ti territorio del mandamento di Castel San Pietro; entra quindi nella provincia di Ravenna senza staccarsi molto da quella di Bologna, anzi in taluni punti radendola; indi, insieme all'Idice, si scarica nel Reno inferiore.
   Il Santerno corre parallelo al Sillaro. Nasce neH'Apennino toscano sui monti circostanti al passo della Futa, al disopra di Fiorendola in provincia di Firenze. Entrando nella provincia di Bologna attraversa i Comuni di Castel del Rio, Fontana Elice e Tossignano, scorrendo sempre per anguste e sassose vallate; finché, sboccando più a valle fra i colli soprastanti ad Imola, attraversa la via Emilia a mezzo chilometro a sud-est da Imola, entrando poi a bagnare la provincia di Ravenna, alla quale fa, per un certo tratto, da confine con quella di Bologna. Dopo avere bagnati i Comuni di Sant'Agata e di Lugo, il Santerno si getta nel Reno inferiore, inalveato a breve distanza dalla laguna di Cornacchie.
   Naturalmente a questi due limili, che, sebbene a regime torrentizio, hanno corso d'acque perenni, si innestano tutti i torrentelli — e non sono pochi — scendenti dalle vallecole laterali, che nella stagione piovosa specialmente contribuiscono ad ingrossare ed a rendere talvolta pericolosi, per le sottostanti campagne, i corsi del Sillaro e del Santerno. La parte bassa del circondario è poi solcata da numerosi canali, che servono utilmente all'irrigazione dei campi.
   Nel territorio di Castel San Pietro si trovano sorgenti d'acque minerali ferruginose, aventi spiccate qualità terapeutiche.
   Viabilità. — Buone, se non buonissime, sono le condizioni della viabilità in questo territorio. Arteria massima della regione è quivi la via Emilia, che in linea retta entrando nel circondano dalla provincia di Ravenna ne attraversa 1 due abitati principali, Imola e Castel San Pietro, per dirigersi, sempre in linea retta, su Bologna. Parallela alla via Emilia — che nel tratto da Bologna ad Imola è anche percorsa da una linea di trauma a vapore — corre la linea ferroviaria Bologna-Ancona, parte della grande linea Adriatica che corre fino all'estrema punta del tallone italico, a Otranto ed a Gallipoli
   Altre strade non meno importanti del circondario sono; la provinciale Imola-Castel del Rio, proseguendo per la quale si valica l'Apennirio al giogo di Rifredo (879 ni.) e si discende in Toscana per Scarperia, e San Pietro a Sieve, presso cui questa strada si unisce a quella vegnente da Bologna perLojano ed il passo della Futa; la strada da Castel San Pietro a Monterenzio e l'alta valle del Sillaro; al piano poi una numerosa rete di ottime strade carrozzabili unisce Imola e Castel San Pietro a Medicina, a Budrio, a Lugo e ad altre località minori della bassa pianura bolognese e ravennate.
   Agricoltura ed industria. — Come ili tutta la provincia bolognese anche nel circondario d'Imola l'agricoltura è la base dell'economia locale. Specie nella parte piana del circondario, il suolo, che fu già meravigliosamente sistemato e coltivato dalle colonie romane che si stendevano lungo la via Emilia, si presta a tutte le coltivazioni proprie della regione: i cereali, la canapa, i foraggi e gii alberi da frutta vi sono ili particolar modo prosperosi. Nella parte collinosa, senza cessare la coltivazione dei cereali, prospera quella della vite, delle ortaglie, delle leguminose e comincia quella del castagno, che si spinge lin quasi alla catena centrale dell'Apennino.
   L'industria ha, come vedremo a suo tempo, alcune utili ed importanti manifesta-zioni nel Comune d'Imola, operosissima città, centro massimo del circondario.