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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Bologna
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Coi min: del Circondario di Bologna
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   Cenno storico. — Fino a tempi a noi vicini, il territorio eli San Giovanni 111 Persi-ceto era in gran parte incolto e sopratutto infestato da vaste e mefitiche paludi. I primi lavori di bonifica e di coltivazione in questa plaga furono, con tutta probabilità, condotti dagli Etruschi, i quali v'importarono i frutteti, che resero in ogni tempo celebre questo luogo. Nel periodo romano fu colonia di veterani col nome di Forum Marcelli, in onore del console Claudio Marcello, che condusse a termine, con molto valore e maggior fortuna, la difficile impresa della conquista é soinmessione della Gallia Cisalpina. In quella circostanza il centro della colonia venne circondato da mura, per modo da formarne un campo 0 castram, a difesa del territorio conquistato. Durante il periodo romano la regione attivamente coltivata era floridissima; nei tempi della decadenza e (lell'imbarbarimento inselvatichì e di nuovo abbandonati ed otturati i canali, i colatori, le acque stagnanti si estesero per il territorio.
   L'esempio dei Benedettini della non lontana celebre abbazia di Nonantola ridestò la sopita attività di queste popolazioni, e sin dal secolo XI i consoli di San Giovanni — che così nel periodo cristiano il luogo aveva cominciato a chiamarsi — reggentisi allora in libero Comune, avevano a spesa pubblica dato mano allo scavo di canali e ad opere di prosciugamento 0 di bonifica dei terreni incitando le famiglie del luogo ad intraprendere la coltivazione, ripartendone fra esse i frutti.
   Durante le lotte dei Comuni, San Giovanni in Persiceto, geloso dei propri! diritti! dei pi'oprii privilegi e della propria autonomia, si trova di sovente in conflitto con Bologna, che per la legge del più forte, lavorava ad arrotondare quanto più poteva il proprio dominio all'intorno. Per forza San Giovanni dovette allearsi ai nen.iu di Bologna, a Modena, a Mantova, a Ferrara; onde non tardarono le vendette, poiché, còlto alla sprovvista di difensori, il borgo venne per ben due volte assaltato e quasi distrutto dai Bolognesi. Per sfuggire alla dominazione di questi, quei di San Giovanni 111 Persiceto si diedero, nel secolo XIV, ai Malatesta di Iìiniini; ma neppure questa mossa portò loro fortuna. Nella seconda metà del secolo XV, consolidatasi 111 quel turno la signoria dei Bentivoglio sulla città, San Giovanni in Persiceto ne accettò, col riconoscimento dei suoi diritti e privilegi, la dominazione e d'allora in poi seguì sempre le sorti politiche dei Bolognesi. Nel 1838, il papa Gregorio XVI, cedendo alle istanze dei maggiorenti di quel Comune, elevò San Giovanni in Persiceto al grado di città.
   Uomini illustri. — A San Giovanni in Persiceto nacquero vani uomini illustri, dei quali è rimasto nella storia onorato ricordo. Citiamo fra gii altri: Caio Rusticellio (da Forum Marcelli), vissuto ottant'anni prima dell'era volgare, eloquentissimo grammatico ed oratore, sì che Cicerone ne fa l'elogio nel suo libro De Oratore, hi tempi più vicini, cioè dal secolo XIII in poi, furono nativi di San Giovanni ili Persiceto varii dottori illustri dello Studio di Bologna, quali: Alberto da San Giovanni, lettore di grammatica; Francesco de' Panierari, lettore di logica; Giacomo degli Albiroli, docente di matematica; Marco degli Albiroli, Alberto Magnani e Buggero Buggeri, lettori e commentatori di jus civile; il beato Gaspare da San Giovanni, vescovo, teologo ed oratore sacro; Giovanni Ferri e Marc'Antonio Fagli, docenti in medicina.
   Coli, elett San Giovanni in Persiceto — Dioc. Bologna — P3, T. e Str. ferr.
   Anzoìa dell'Emilia (4110 ab.). — Il territorio di questo Comune si stende nella parte sud-ovest del mandamento ed è attraversato dalla via Emilia e compreso fra il Lavino e la Samoggia. Ha una superficie censita di 341G ettari. Il Comune ha carattere essenzialmente rurale e frazionato. — Capoluogo del Comune è Aiuola (38 111. sul mare), discreto paese di circa 2800 abitanti, con edifizi in gran parte moderni, una bella chiesa parrocchiale e gli avanzi d'un castello, che fu celebre nel periodo delle guerre comunali. Altra frazione del Comune, avente qualche importanza, è quella di Santa Maria in Strada, a nord della via Emilia e sulla destra della Samoggia.