220 Parto Torza — Italia Centrale
II territorio di Monterenzio non ha grande fertilità. Produce cereali e sopratutto granturco in limitata quantità, frutta, uva, castagne. Nella parte alta si trovano discreti pascoli e belle boscaglie. L'allevamento del bestiame da stalla e da cortile, la produzione del carbone ed il taglio del legname da ardere, che si consuma per la maggior parte in Bologna, sono le industrie più importanti del luogo. Diffusa è pure l'industria della tessitura casalinga della canapa, esercitata esclusivamente dalle donne.
Cenno storico. — Intorno a questo Comune si hanno notizie di rilevante antichità. Esso è designato in documenti anteriori al mille coi nomi di Monte Benzolo e Castel Benzolo. Quest'ultimo, ch'era ben munita rocca dei Bolognesi, è ricordato più volte durante le vicende turbinose dei secoli XIII e XIV. Dell'antico castello di Benzolo rimangono ancora vestigia nella parte alta del paese in ruderi di neri muraglioni.
Uomini illustri. — In Monte Benzolo nacque il giurista Giovanni Gaveroni, uomo assai dotto, che tenne cattedra in Bologna dal 141G al 1425; e nella frazione di Pezzali, dello stesso Comune, nacque Tommaso di Benvenuto, uomo ritenuto nei suoi tempi enciclopedico e che nello Studio di Bologna, dal 1344 al 135G, tenne cattedra d'astrologia: scienza che allora aveva grande parte nell' insegnamento ed alla quale, per sottili disquisizioni, si collegavano le altre scienze astratte: la filosofia, la metafisica, la teologia.
Coli, elett. Bologna Iti — Dioc. Bologna — P locale, T. a Lojano, Str. ferr. ad Ozzano.
Monzuno (4547 ab.). — Il territorio di questo popoloso Comune si stende, nella parte occidentale del mandamento e comprende le valli che interstanno fra la Savena ed il Setta. La superficie censita di questo Comune è di G370 ettari. Esso è alquanto frazionato. — La frazione principale, Monzuno, è una grossa borgata di circa 3200 abitanti, di carattere rurale e montanino, ma non priva di edifizi moderni, taluno dei quali anche di buona architettura e di aspetto signorile. Vasta e di corretto disegno n'è la chiesa parrocchiale, nella quale si conservano anche discrete pitture. Monzuno si trova a 620 metri sul livello del mare ed ha dintorni montuosi, a boscaglie ed a pascoli verdeggianti, popolati da ville e cascinali di assai pittoresco aspetto.
Il territorio di Monzuno, com'è del resto di tutta questa plaga aperminica, non è molto fertile. Dà peraltro cereali d'ogni specie, frutta, ortaglie. Più favorite sono le boscaglie di castagni e cedue nella parte alta, da cui si traggono in gran copia legnanti da lavoro, da ardere e da carbone. Nei pascoli si allevano numerose mandre di bestiame pecorino. L'industria è rappresentata da una fabbrica di paste da minestra, da uno stabilimento bacologico, dalla lavorazione della paglia, del truciolo e dei vimini. Vi si alleva molto bestiame ovino e notevole è in luogo la produzione del cacio pecorino, che trova facile smercio anche sui mercati delle città e, delle maggiori borgate del piano.
Cenno storico. ¦— Di Monzuno si hanno memorie nelle cronache bolognesi del periodo comunale ed il luogo fin d'allora era additato come importante ed antico. I Bolognesi a custodia del passo, tra la valle del Reno e quella della Savena, vi avevano eretto una forte rocca, nella quale mantenevano numeroso presidio.
Uomini illustri. — Nel paesello di Vado, ch'è frazione del Comune, nacque il professore Guidotto Guidetti, illustratosi nella medicina durante la prima metà del nostro secolo e professore all'Università di Bologna dal 1832 al 1839.
Coli elett. Bologna 111 — Pioc. Bologna — P2 locale, T. a Lojano, Str. ferr. a Marzabolto.
Mandamento di MINERBIO (comprende 3 Contimi, popol. 17.819 ab.). — La circoscrizione di questo mandamento non ebbe a subire varianti per effetto della legge 30 marzo 1890. Esso si stende in bassa e rasa pianura, nella parte bassa della provincia di Bologna, a nord-nord-est da questa città. La quota inedia d'altitudine di tutto il territorio del mandamento è di circa 12 metri sul livello del mare. Questo mandamento confina: a nord colla provincia di Ferrara, dalla quale è separato dal corso incanalato e sostenuto da solide arginature del fiume Reno; ad est col mandamento di