Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincia di Bologna', Gustavo Strafforello

   

Pagina (227/281)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (227/281)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Bologna
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Mandamenti e Coi min: del Circondario di Bologna
   ®18
   Il territorio di Lojano non è molto fertile: dove le coltivazioni sono possibili produce cereali, frutta, legumi, viti ; nella regione più alta si trovano boscaglie, pascoli, castagneti. Nella parti alta si fabbrica carbone, elio si smercia generalmente sul mercato di Bologna. L'allevamento del bestiame, la tessitura casalinga della canapa e la fabbricazione delle treccie e dei cappelli di paglia e di truciolo sono le principali industrie di questo Comune. Vi sono inoltre una gualchiera ed una fabbrica di veicoli.
   Cenno storico. — I)i Lojano si hanno notizie nelle cronache bolognesi fin dal periodo comunale, e durante quelle guerre era continuo il passaggio di truppe che, in reciproco aiuto, Bologna e Firenze, quasi sempre alleate, si scambiavano. Fu dapprima terra libera; poi da un Ubaldino da Lojano, che aveva saputo imporsi a quei conterraz-zani, fu venduto al Comune di Bologna. Nel 1402 avendo tentato di ribellarsi alla signoria di Giovanni I Bentivoglio, questi mandò armi a sottometterlo ed in quella circostanza il luogo fu dalla soldataglia messo a ferro e fuoco. A Scansilo, nella villa Loup, la sera del 28 settembre 1859 convennero Bettino Iticasoli, Luigi Carlo Farini, Lionello Cipri-ani, Marco Minghetti e Rodolfo Audinot e stabilirono di togliere ogni barriera doganale fra Toscana, Romagna, Modena e Parma, divisando i futuri provvedimenti per l'unione dell'Italia centrale sotto il regno di Vittorio Emanuele IL
   Uomini illustri. — Il territorio di Lojano ha dato cittadini illustri alla patria comune; fra gli altri ricordiamo: L'ano (o Gaetano) da Lojano, che, intorno al 1419, insegnava nello Studio giure e notariato; Gianni di Biagio, nativo della frazione di Scanello, che dettò gius civile dal 1394 al 1410; infine, fu pure di questa terra Maria delle Donne, resasi celebre nelP insegnamento della ostetricia da lei fatto per varii anni in Bologna all'Università, e più ancora, per la preparazione di pezzi patologici e ginecologici, che ancora si ammirano nel Museo di quell'Università. Maria delle Donne inori nel 1842.
   Coli, elett. liotogna IH — Dioc. Bologna — P3 e T. locali, Str. ferr. a Marzabotto.
   IVIonghidoro (5499 ab.). — Il territorio di questo Comune, occupante la superficie censita di 4624 ettari, si stende sul contrafforte che divide l'alta valle della Savena da quella dell'Idice, e oltre questo torrente, sull'estremo lembo meridionale del mandamento Il Comune consta di vario frazioni, delle quali le maggiori sono Monghidoro, Piauiaggio e Campeggio. —Monghidoro, frazione principale, conta circa 1250 abitanti e si trova ad 841 metri sul livello del mare, poco lungi dal punto ili cui a Filigare la strada nazionale della Futa passa sul versante toscano. Il paese è discreto ed ha edifizi moderni e di buona architettura. Notevole è la chiesa parrocchiale, anticamente detta di San Michele ad Alpes, per pregevole architettura di stile classico. Le altre frazioni del Comune sono villaggi di carattere essenzialmente rurale.
   Il territorio è poco fertile. Dà cereali, segala, legumi e patate. Nella parte alta si trovano buoni pascoli e boscaglie, da cui si trae legname da ardere e da lavoro. L'allevamento del bestiame da stalla e da cortile e la lavorazione manuale della canapa, insieme alla tessitura casalinga e alla lavorazione della paglia e del truciolo, sono le sole industrie di qualche entità esistenti in luogo. Vi è inoltre una piccola tipografia.
   Coli, eie II.. Bologna III — Dioc. Bologna — PJ e T. a Lojano, Slr, ferr. a Marzahotto.
   Monterenzio (3217 ab.). — Il territorio di questo Comune si stende sul contrafforte apenninico che divide la valle dell'Idice da quella del Sillaro. Strade comunali uniscono Monterenzio a Lojano ed alla via Emilia. Ha vasta superficie, misurando 10.424 ettari censiti ed ha carattere essenzialmente rurale e frazionato. — Il capoluogo del Comune di Monterenzio, sulla destra dell'Idice, è una discreta borgata a 590 metri sul livello del mare, non priva di edilizi moderni e di buon aspetto; nulla otti ente però di notevole e di particolare. Molte ville e cascinali sparsi per la collina o le vallette circostanti completano il nucleo comunale.