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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Bologna
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 272 |
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli
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l'arte* Terza — Italia Centrale
questa città. Nella secondi metà dello stesso secolo, quando i Visconti stendevano le loro ungili© rapaci anclie sulle libere città dell'Emilia, Castelfranco venne occupato da Bernabò Visconti ; indi, tra lo scorcio del secolo XIV ed il principio del successivo, campeggiarono intorno a Castelfranco Nicolò da Tolentino, il Gattamala, l'Acuto, Alberigo da Barbiano, il duca Guarnieri, Nicolò Piccinino e Luigi Dal Verme, nelle continue guerre che in questo periodo si combatterono tra i Visconti e le città che non volevano sottoporsi alla loro assorbente egemonia.
Salvo gli intervalli delle brevi occupazioni di eserciti nemici, costretti per una ragione o per l'altra a sgombrare presto dal territorio bolognese, Castelfranco seguì sempre le sorti di Bologna. 11 24 marzo 1530 fu datato da Castelfranco il diploma col quale l'imperatore Carlo V investiva del dominio delle isole di Malta e di Gozzo i Cavalieri Gerosolimitani, costretti (lall'avanzarsi della conquista mussulmana a lasciare la primitiva loro sede nell'isola di Rodi. Dal secolo XV in poi, per quanto fortificato e munito di presidio col forte Urbano, Castelfranco 11011 ebbe più a subire vicende guerresche di qualche rilievo
Coli, slelt. San Giovanni in Persicelo — Dioc. lìologna — P2, T, e Str. ferr.
Mandamento di L0JAN0 (comprende 4 Comuni, popol. 18.729 ab.). — Il territorio di questo mandamento, che 11011 venne compreso nella riforma portata dalla legge del 30 marzo 1890, si stende nella parte più montuosa del circondario di Bologna e precisamente alla sua estremità meridionale, poco lungi dallo spartiacque apennhiico. E limitato a nord dal mandamento (li BolognaI; ad est dal circondario d'Imola; a sud dalla provincia di Firenze ed a ovest dal circondario di Vergato.
La conformazione topografica del mandamento di Lojano è essenzialmente montuosa; stendesi questo territorio, per vasto raggio, tra le alte valli della Savena, jjeiridice e del Sillaro, divise le due prime dall'alto sprone 0 contrafforte apenninico, sul (piale trovasi il capoluogo del mandamento e corre la strada nazionale da Bologna a Firenze per il passo della Futa. Chiudono sul confine toscano all'intorno il territorio di Lojano i monti Bastione, Oggiolì, Callida e loro propaggini, cime tutte oscillanti da 1100 a 1300 inetri sul livello del mare.
La Savena, ridice, il Sillaro, fiumi a regime torrentizio, coi loro numerosi rivoli tributari, sono i corsi d'acqua principali (li questo territorio.
Arteria massima della viabilità in questa regione è la strada nazionale della Futa tra Bologna e Firenze, una delle più antiche e battute strade transapenuiiiiche che si conoscano. Vi sono inoltre strade secondarie carreggiabili e mulattiere per i rapporti locali tra Comune e Comune e rispettive frazioni
Il mandamento di Lojano è regione — per quanto naturalmente poco fertile — essenzialmente agricola e 11011 vi sono industrie che non abbiano attinenza coli'agricoltura ed i prodotti del suolo,
Lojano (5400 ab.)» —» Il territorio di questo Comune si stende sull'erto contrafforte che divide la valle della Savena da quella dell'Elice ed occupa lina superfìcie censita di 4933 ettari. Il Comune è diviso nelle frazioni di San Benedetto del Querceto (aggregata nel 1805), Scandio, Roncastaldo, Bibulano, Scascoli, Anconella, Barbarolo, oltre Lojano, frazione capoluogo e titolare del Comune. E questo 1111 grazioso paese di quasi un migliaio di abitanti, a 741 metri sul livello del mare e a 31 chilometri al sud di Bologna; è un punto pressoché intermedio della strada nazionale tra Bologna ed il passo della Futa. La bella e pittoresca posizione nella quale si trova ed il continuo traffico portato dalla strada hanno fatto di Lojano un paese prosperoso e moderno, con edifizi di buonissimo aspetto e albeggiante un po' le costruzioni della collina toscana, ed i suoi dintorni sono popolati da ville e graziose casine di campagna. Di buona architettura n'ò pure la chiesa parrocchiale.

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