Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincia di Bologna', Gustavo Strafforello

   

Pagina (224/281)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (224/281)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Bologna
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   216
   l'arte* Terza — Italia Centrale
   di 11.063 ettari censiti. Il Comune è assai frazionato e di carattere eminentemente rurale, essendo la maggior parte della popolazione ripartita in piccoli nuclei e nelle masserie e ville sparse per la vasta plaga. — Molinella, o La Molinella come nel passato questo luogo era anche detto, è un grosso e discreto borgo di circa 3500 abitanti, costrutto quasi alla continenza del Reno col Po di Primaro, sulla strada interprovinciale che da Bologna per Budrio conduce a Ferrara. Il paese consiste specialmente in una lunga via fiancheggiata da edilizi moderili, taluni anche d'aspetto signorile, intersecata di vicoli secondari. Vasta e di buon disegno, con pitture dei secoli XVII e XVIII, è la chiesa parrocchiale di Molinella. Il Comune ha scuole elementari, tanto nel centro che nelle frazioni più discoste ed isolate.
   Il territorio di Molinella è attivamente coltivato a cereali, riso, canapa e foraggi; si distingue in particolar modo per le vaste ed umide praterie che fanno pensare alle pingui marcite lombarde. L'allevamento del bestiame da stalla e da cortile è fatto quivi su vasta scala ed ottima vi è la confezione e produzione dei latticini. Altra industria generalmente diffusa nel Comune è quella della lavorazione manuale della canapa. Vi si fabbricano inoltre attrezzi per l'agricoltura, chioderie, paste da minestra, riso brillato, cordami e panieri in vimini.
   Cenno storico. — Nei secoli passati il luogo ove ora sorge Molinella era occupato dalle acque del lago o palude l'adusa. Man mano che per gli interramenti e spostamenti prodotti dalle piene, o per conquiste di bonifiche, le acque si ritirarono, il territorio fu popolato ed attivamente coltivato. Molinella è luogo antico, ricordato nelle cronache del periodo comunale. P]bbe a soffrire in particolar modo per le guerre continue che turbarono il secolo XIV. Fu più volte occupata dai Ferraresi.
   Coli. eleLt. Budrio — Uioc. Bologna — P2, T. e Str. ferr (anche nella fraz. Guarda).
   Mandamento di CASTELFRANCO DELL'EMILIA (comprende il solo Comune omonimo).— Questo mandamento, la cui costituzione non fu toccata dalla legge riformatiice del 30 marzo 1890, occupa la parte più avanzata ad occidente della provincia di Bologna, che a guisa di punta o sprone si conficca nella provincia di Modena. Esso confina: a nord, colla provincia di Modena; ad est, coi mandamenti di San Giovanni in Persicelo e di Piazzano; a sud, ancora col mandamento di Bazzano; ad ovest, ancora colla provincia di Modena.
   Il mandamento è tutto in pianura. Lo attraversa al sud-est la Samoggia, scendente dalle soprastanti colline di Bazzano, nnico corso d'acqua della regione, se si eccettua il Panaro, che per un tratto a nord-ovest fa da confine alle due provincie.
   La via Emilia, alla quale corre parallela la linea ferroviaria Bologna-Piacenza, è la grande arteria stradale del territorio di cui attraversa il capoluogo, formandone la via principale. Numerose e buone strade comunali e consorziali attraversano il territorio di Castelfranco ; di queste le principali sono la strada che, passando pure pel capoluogo, mette da un lato alla collina di Bazzano, dall'altro a Nonantola e nel basso Modenese, e la strada che inette da Castelfranco a San Giovanni in Persicelo.
   Il mandamento di Castelfranco dell'Emilia è plaga essenzialmente agricola: tutte le coltivazioni proprie della plaga emiliana vi sono praticate e mantenute con frutto. Ricca vi è la produzione dei cereali d'ogni specie e dei foraggi ; la vite vi prospera coltivata a tralci sposati agli olmi; notevole vi è pure la produzione della canapa. L'allevamento del bestiame da stalla e da cortile fatto su vasta scala, la produzione dei salumi e dei latticini, insieme alla lavorazione della canapa ed alla tessitura casalinga sono le industrie di maggior sussidio all'agricoltura, quantunque, come si vedrà, non manchino nel capoluogo rappresentanze di industrie propriamente dette.
   Castelfranco dell'Emilia (12.451 ali.). —Cospicuo Comune il cui territorio, tutto in piano, ha una superficie censita di 9809 ettari. Il Comune comprende, oltre del