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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Bologna
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parie Terza — Ilalia Cenlraìe
   è attraversato dalla linea ferroviaria B ol og n a- P o r t o magriore, da cui a Budrio dirama 1111 tronco per Medicina-Lugo-Ravenna.
   11 territorio di Budrio è plaga eminentemente agricola e non vi hanno entità se non le industrie strettamente attinenti all'agricoltura.
   Budrio (10.305 ab.). — Trovasi nella pianura a levante e a 16 chilometri da Bologna, poco lungi dal corso dell'ldice e a 24 metri sul mare. Questa antica e cospicua terra ha tutte le caratteristiche d'una piccola prosperosa città, animata da spirito attivo di progressivo miglioramento. Essa ha nel circuito delle sue mura antiche, ma ben conservate e munite di piccole torri, a breve distanza fra di loro (dette in luogo torresotti), una popolazione densa di ben 7500 abitanti. Le vie interne sono ampie, regolari, fiancheggiate da edilizi in gran parte moderni e per lo più, sulla guisa di Bologna e delle altre città della regione emiliana, con porticati. Fra gli edilizi di Budrio che sono meritevoli di essere ricordati citiamo: il palazzo del Comune, il Teatro, la torre dell'Orologio e quella più antica detta del Borgo. Notevole è poi la nuova grandiosa piazza, creata sull'area in gran parte occupata dall'antica residenza dell'autorità pontificia, negli ultimi anni, per deliberazione del Comune, abbattuta. Notevoli sono pure le chiese di Budrio, fra le quali spicca l'andiipresbiteriale, ricca di buone pitture dei Carracci, dell'Albani, del Mastelletta, di Giacomo Lippi, detto Giacomino da Budrio, e dei ferraresi dandola.
   Budrio ha parecchie ed efficaci istituzioni di beneficenza, tra le quali ricordiamo l'Ospedale, l'Asilo infantile e la Congregazione di carità.
   11 territorio comunale occupa tutt'all ingiro del capoluogo una vasta zona censita in ettari 12.124, popolata da numerose ville o parrocchie ¦ - costituenti frazioni del Comune — e fra le quali vanno, per l'effettiva importanza, ricordati i paesi di Prunaro, Yedrana, Bagnarola, Mezzolara ed altri luoghi minori; la vasta ed ubertosa campagna è inoltre popolata di ville e da infinite masserie.
   11 suolo in tutta questa regione, fertilissimo e coltivato con grande cura ed attività, produce cereali, canapa in grande abbondanza — costituente questa il più ricco prodotto del paese — foraggi, frutta ed ortaglie e limitatamente anello viti, che dànno vini di bassa qualità. L'industria è rappresentata (la un'officina meccanica per la fabbricazione e la riparazione ili utensili e macchine agrarie, impiegante 17 operai; da una conceria di pellami, con una media di 16 lavoranti, da 3 fabbriche di paste da minestra, 2 tintorie e dall'industria casalinga della filatura e tessitura della canapa, esercitata pressoché da tutte le donne nella parte rurale del Comune. Da alcuni anni vi si fabbricano quei curiosi strumenti musicali in terracotta, 'che sono le ocarine — detti appunto di Budrio — e che sono usitatissiine nella popolazione romagnola.
   Cenno storico. — Gli storiografi locali fanno risalire le origini di Budrio al lolita- • nissinio periodo dell'occupazione umbra ed etrusca, o quanto meno, dei Galli Boi. Il luogo era già conosciuto nel periodo romano, col nome di Butrium. Anche nei tempi bassi fu terra cospicua e popolosa, perciò soggetta più facilmente a vicende guerresche e perturbatrici. Durante le guerre del perioda comunale fu più volte assaltata e saccheggiata dai Ferraresi e (piasi distrutta. Il cardinal-legato Albornoz, che sì abilmente, verso la metà del secolo XIV, seppe ricondurre all'ubbidienza della Chiesa un dominio per questa considerato ornai perduto, consentì che i Bolognesi, i quali tenevano moltissimo alla signoria di questa importante terra, ne rialzassero le sorti munendola di solide fortificazioni tali sono Spunto le mura già ricordate che cingono ancora la grossa borgata. Altre vicende guerresche ebbe a subire Budrio durante il secolo XV ed il tempestoso inizio del XVI. Il governo pontificio vi teneva un governatore (specie di sottoprefetto), avente giurisdizione sulle limitrofe terre di Baricella, Minerbio e Molinella.
   Coli, elett. Budrio — Dioc. Bologna — P=, T. e Str. ferr. (anche nella iraz. Mezzolara).