Mandamenti e Coi min: del Circondario di Bologna
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Vi prosperano pure i cereali, i legumi e gli alberi da frutta. Nella parte alta del Comune sonvi boscaglie di querele, di castagni e buoni pascoli. Vi si alleva molto bestiame, segnatamente suino. Altra industria, generalmente diffusa fra le donne del luogo, è la lavorazione primitiva della canapa e la tessitura casalinga.
Cenno storico. — I)i questo paese si banrto memorie intorno al secolo XI, nel quale era designato col nome di Mona Bellicus e, dicesi, per le spiccate attitudini guerriere dei suoi terrazzani; da Mons Bellicus si venne poi a Monte della Veglia ed a Monte-veglio. Nel secolo XII e nel XIII la rocca di Monte-veglio, fortemente presidiata dai Bolognesi, resistette a vani assalti dei Modenesi, che per la via dei monti tentavano di sorprendere Bologna. Di questa rocca si vedono ancora gli avanzi in neri muraglioni coperti d'edera e di altre piante parassite.
Uomini illustri. — Ebbero i natali 111 questo borgo Bartolazzo e Bartolomeo da Monteveglio, lettore di legge il primo e di medicina il secondo nello Studio bolognese dal 1349 al 1356.
Coli, elett. Bologna I — Dioc. Bologna — P2 locale, T. a Bazzane, Str. ferr. a Samoggia.
Savigno (4909 ab.). — Qnesto Comune, che occupa l'estesa superficie di 8256 ettari censiti, si stende nella parte più alta e meridionale del mandamento di Bazzano, sul contrafforte apenninico che divide il bacino del Reno da quello del Panaro e comprende le alte valli della Samoggia e del Lavino. Il Comune è assai frazionato e di carattere essenzialmente rurale. Anche Savigno (259 ni. sul mare), luogo principale, non è che un modesto villaggio di meno che 500 abitanti, nel quale sola cosa notevole è la chiesa parrocchiale, ornata di qualche buon dipinto del secolo XVII. Le altre frazioni del Comune, numerosissime, non sono che gruppi di casolari montanini e rurali intorno a qualche chiesuola pan-occhiale o curatizia.
11 territorio di Savigno. partecipando della natura scabra e sassosa di questo versante dell'Apennino, non è molto fertile; l'intempestivo diboscamento a cui queste montagne furono in varie riprese sottoposte, senza legge o tutela alcuna per parte dei governi, ha pur esso largamente contribuito all'immiserimento del suolo, a cui si va ora lentamente riparando con opere di rimboschimento. Si coltivano in questo territorio, con esito mediocre, cereali d'ogni specie, legumi e frutta; la vite vi attecchisce abbastanza bene. Ali infuori dell'allevamento del bestiame da cortile e della lavorazione e tessitura casalinga della canapa non esistono nel Comune che piccole fabbriche di paste da minestra, da botti, barili e tini.
Coli, elett. Bologna I — Dioc. Bologna — P3 locale, T. e Str. ferr. a Marzabotto.
Mandamento di STORIO (comprende 3 Comuni, popol. 39.600 ab.). — 11 mandamento di Budrio fu, colla nuova legge del 30 marzo 1890, costituito coi Comuni di Budrio e Molinella, formanti l'antico mandamento di Budrio e col Comune di Medicina (amministrativamente appartenente al circondario d'Imola), già capoluogo del soppresso mandamento omonimo. 11 territorio del mandamento di Budrio si stende nella parte bassa e completamente piana della provincia bolognese, a est-nord-est dalla città capoluogo. Esso confina al nord con la provincia di Ferrara, all'est con la stessa e col circondario di Imola, a sud con lo stesso circondario e ad ovest coi mandamenti di Bologna I e II e di Minerbio.
Numerosi corsi d'acqua, scendenti dai soprastanti valloncelli apenninici attraversano il territorio di questo mandamento; ma i soli che possano pretendere il nome e la considerazione di fiumi sono l'Idice e la Quaderna, gli altri non sono che dei rivi in gran parte dell'anno totalmente asciutti e rigonfiali ti solo, e per poco, nei periodi di pioggia. Percorrono il territorio di Budrio numerose strade comunali, tutte carreggiabili; di queste, la più importante, è quella che da Bologna, per Budrio e Molinella, conduce alla palude o valle del basso Reno ed a Ferrara. Lo stesso territorio