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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Bologna
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Bologna
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   trovadori mestieranti provenzali, lasciando intravvedere le grandi cose a cui per poesia la lingua italiana allora ritenuta bassa, volgare, indotta, poteva giungere; degnamente ricordato da Petrarca. — Guido Ghislieri, pur esso gentil rimatore in volgare, contemporaneo al Guinicelli, ma di minor forza. — Oreste Fabricio, grammatico e letterato.
   — Tassignani, Onesti, Porto lini e Fra Alberto da Bologna, celebri medici e professori di tale scienza, che già insegnavasi nello Studio bolognese. — Chiaro da Sesto (borgata del Comune di Pianoro, Apennino bolognese), professore di teologia e medicina nello Studio. — Guido Ventura ed Ursone da Bologna, pittori che in patria e fuori lasciarono buon nome e segnano, insieme ai più antichi Toscani, gli inizi dell'arte nostrale quando cominciò a staccarsi dalle forinole o dai metodi bisantini. — Paolo dell'Avvocato, pittore, lavorante nel 1286. — Graziadio, Guglielniino, Gerardo, Bencivenui ed altri, ricordati nel loro tempo come espertissimi miniatori.
   Secolo XIV. — Mondino o Mondino de Luzzi, medico celeberrimo, il primo che abbia pubblicamente insegnato anatomia sui cadaveri; il primo che abbia fatto e lasciato studi di anatomia comparata — uno dei vanti della scienza medica — il primo che abbia atteso alla preparazione e conservazione ili pezzi patologici e l'opera anatomica del quale, per più di due secoli, fece testo nell'insegnamento della medicina, tanto che la vediamo pubblicata e riprodotta dalle prime tipografie italiane dei secoli XV e XVI. — Lippo Dalinasio, eccellente pittore del periodo posteriore, ritenuto dagli scrittori di cose d'arte come il creatore della prima scuola pittorica bolognese.
   — Simone dei Crocefissi, Vitale delle Madonne, Jacopo Avanzi, Maso da Bologna, Cristoforo seniore, tutti pittori di questo periodo, i lavori dei quali giunsero fino ai nostri giorni, a prova della rigogliosa fioritura pittorica esistente in Bologna nella seconda metà del secolo XIV. — Giovanni Guidotto, uomo celebrato per la sua dottrina, professore o lettore — come allora dicevasi — nello Studio di logica, morale, medicina e filosofia. — Bartolazzo e Bartolomeo da Monteveglio (dintorni di Bologna), entrambi lettori di legge e di medicina nello Studio. — Antonio di Bertolino, budriese, giureconsulto insigne, lettore allo Studio. — Tommaso di Benvenuto, lettore di astrologia e metafisica nello Studio. — Guidotto Guidetti, medico celebrato, insegnante allo Studio. — Simone da San Giorgio, giurista e lettore dì jure civile nello Studio. — Benvenuto da Imola, il più antico e riputato commentatore di Dante ed al sommo poeta pressoché contemporaneo: sul Commento di Benvenuto più che sugli altri si basarono sempre gli studi dei più dotti ed appassionati dantofili.
   Secolo XV. — Questo secolo si apre in Bologna con una grande fioritura artistica e pittorica in particolar modo. Ricordiamo. Ercole da Bologna, operante intorno al 1450. — Galante da Bologna, discepolo di Lippo Dalmazio. — Giovanni da Bologna, del quale si conserva in Venezia una buona tavola. — Mario Zoppo, Michele, Lam-bertini ed altri. — Ma fra tutti emerse Francesco Raibolini, detto il Francia, pittore sommo, degno ai stare fra i maggiori del periodo raffaellista, fondatore della vera gloriosa scuola pittorica bolognese, avendo creato una pleiade di discepoli, ottimi tutti che, per buona parte del secolo XVI, efficacemente contribuirono al lustro dell'arte italiana. Il Raibolini fu anche orafo, cesellatore, architetto ed incisore; fu un maestro come, nel vero senso della parola, in quei tempi lo s'intendeva. Del Francia si conosce solo l'anno della morte, avvenuta il 5 gennaio 1517. — Antonio da Castel Maggiore, giureconsulto e lettore nello Studio, insigne. — Tasso da Lojano, giurista celebre. — Lorenzo Refrigeri, medico famoso, insegnante allo Studio. — Giovanni Guasconi da Monterenzio, Giovanni da Imola, celebri professori di diritto nello Studio. — Cola Montano, docente di retorica e poesia, ecc.
   Secoli XVI e XVII. — Continua in questo periodo la luminosa fioritura della scuola pittorica bolognese. Si hanno, per dire dei sommi, i nomi dei Carrocci, Luigi, Agostino ed Annibali, di Innocenzo da Imola, di Domenico Zampieri, detto il Domeni-
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