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l'arte* Terza — Italia Centrale
quattro persone tra fratelli, figli e figlie o nipoti eli Agamennone ed altre 200 persone tra congiunti, amici e clienti dei Marescotti. lutino a tanto clic quella carneficina non fu compiuta si tennero chiuse le porte della città. Per colmo di odiosa raffinatezza il Bentivoglio costrinse molti giovani delle più nobili famiglie a prendere parte a quella strage, onde renderli irreconciliabili col partito che voleva distruggere e per farseli più devoti nel timore delle rappresaglie.
Gli ultimi anni del dominio dei Bentivoglio in Bologna, per questi fatti ed anche per l'aggravarsi delle condizioni politiche generali d'Italia, passano fra sospetti e timori, fra crudeli repressioni e vendette. 1 Bentivoglio si sentono invisi al popolo e cercano ogni mezzo di agguerrirsi contro di lui. La morte di Alessandro VI, il rapido crollo della fortuna di Cesare Borgia, precipita per riflesso anche la loro catastrofe. Giulio li è ben altro nonio clic non il suo predecessore. Egli tenta, distruggendo il frutto delle usurpazioni e della scellerata politica dei Borgia, di ricostituire e magari di accrescere l'antico Stato della Chiesa e, strappata la Romagna al Borgia, guata Bologna, certamente, dopo Roma, la maggiore e più nobile città a cui la Chiesa possa pretendere. 11 Bentivoglio, che comprende le intenzioni del fiero e bellicoso pontefice, tenta di appoggiarsi a Luigi XII di Francia; ma questi, necessitato per gli imbrogliati gravi affari in Lombardia ed altrove, di tenersi bene col papa e col Bentivoglio ad un tempo, promette all'uno ed all'altro appoggi; ma, al momento buono, pesato bene il suo tornaconto, visto il papa ben risoluto di condurre a termine l'impresa, si decide per il papa e manda il duca di Chaumont, governatore del Milanese, con C00 lance, 5000 Svizzeri e 24 pezzi d'artiglieria in aiuto del papa contro Bologna. Giulio II frattanto, sottomessa Perugia e fortificate varie città della Romagna, coinè seppe dello avanzarsi degli aiuti francesi, affrettò la marcia su Bologna e da Cesena pubblicò una Bolla contro Giovanni Bentivoglio ed i suoi partigiani, dichiarandoli ribelli alla Chiesa, facendo lecito a chicchessia di saccheggiare i loro averi e ridurre in servitù le loro persone ed accordando indulgenza plenaria a chiunque combattesse od uccidesse i fautori del Bentivoglio. Infine fece ingiunzione al particolare inviato del Bentivoglio di toglier-glisi subito davanti agli occhi ed uscire immantinenti dagli Stati della Chiesa, sotto pena di morte, ove gli fosse ancora capitato fra le mani
Il papié giunse ad Imola il 20 ottobre 1504 con un esercite ragguardevole, di cui affidò il comando supremo al marchese di Mantova. Dall'altra parte, nello stesso giorno in cui il marchese assaliva Castel San Pietro, la prima terra dei Bolognesi dalla parte d'Imola, il Chaumont, con 000 lance francesi e 3000 Svizzeri, prendeva Castelfranco, prima terra bolognese dalla parte di Modena. In poche ore Bologna poteva essere investita dalle truppe dei due condottieri, che da una parte e dall'altra s'avanzavano. Il Bentivoglio, sperando ancora di poter resistere all'urto e di cattivarsi con promesse e lusinghe il favore dello Chaumont, fece grandi apprestamenti di difesa, mentre spediva segreti messi al campo francese per trattare. Ma il generale di Luigi XII gli rispose: < Che entro due giorni si assoggettasse a tutti gli ordini del papa, se non voleva perdere la protezione di Francia ed essere immediatamente assalito e nello stesso tempo, purché ubbidisse subito, il Chaumont gli assicurava il godimento dell'intero patrimonio e la facoltà di vivere in Bologna come privato cittadino coi suoi figli >. Da questa risposta il Bentivoglio capì ch'era finita per lui e, vedendo la città in fermento e tutta propensa per il papa, non sentendosi animo, nò in forze sufficienti per una disperata resistenza, dalla quale, più che dai nemici esterni avrebbe dovuto schermirsi dalla stessa cittadinanza, nella notte del 2 novembre, colla moglie Ginevra Sforza ed i figli fuggì da Bologna, recandosi al campo francese per implorare dallo Chaumont patti migliori. Questi si fece pagare subito dal Bentivoglio 12.000 scudi, per patrocinare la sua causa; indi col papa si accordò perchè al Bentivoglio fosse lasciato jl godimento di quegli immobili posti nel territorio bolognese, dei quali potesse provare