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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Bologna
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   J40
   l'arte Terza — Italia Centrale
   pittori ili quel periodo d'albore per l'arte italiana elie fu il secolo XIV.
   La visita alla Certosa di Iìologna, tanto sotto il rapporto artistico che contemplativo, è delle più interessanti che si possano immaginare;
   lascia nell'animo sensazioni profonde ed indimenticabili. Ne scrissero Stendhal, Dickens, Jules Janin (senza però averla vista, ma per singolare suggestione), la Colet, e quanti altri uomini illustri di ogni paese, ebbero a visitarla.
   CENNO STORICO
   Ciò che più sopra fu detto parlando diffusamente dei tesori archeologici del Museo di Bologna e della Necropoli e delle altre sepolture preistoriche che si rinvennero alla Certosa ed in altre località immediate di Bologna, tra cui l'attuale Giardino Margherita, semplificò il nostro compito nelle ricerche sugli antichi abitatori di questa plaga e possibili fondatori della città o primo nucleo popoloso in luogo. Questi indubbiamente furono i Liguri, razza diffusasi specialmente in Italia in un'epoca che può risalire approssimativamente ai venti secoli prima dell'era volgare; ma non è detto per questo e non fu peranco scientificamente escluso — tntt'altro — che prima dei Liguri, qui soggiornassero altre popolazioni, delle quali sono ancora traccie le terre-mare più antiche che si rinvennero ili varie località del Bolognese e del Modenese, alle falde dell'Apennino. Alle più accurate e pazienti ricerche degli antropologi, degli archeologi e dei geologi lo snebbiare, se sarà possibile, 1 importante questione. A noi qui basti il constatare che questa regione emiliana, ora sì nobile ed intellettuale parte della famiglia italiana, avente il suo centro virtuale e storico nella dotta città, fu delle prime, sugli albori remoti della vita italiana, ad essere intensamente popolata od a costituire nuclei umani d'una certa importanza ed estensione, la cui continuità od efficacia nello svolgimento della vita italiana 11011 s'è arrestata od infranta lungo il corso dei secoli.
   Forse le pendici dei colli apenninici erano già abitate quando il fondo della gran valle padana, dirimpetto a Bologna, era ancora battuto dalle onde adriatiche, nelle quali, insieme al Po, si confondevano direttamente tutti, o pressoché tutti, i fiumi scendenti dairApennino emiliano.
   I Liguri, nel loro immenso moto migratorio da Oriente ad Occidente, si sovrapposero e sostituirono indubbiamente a questi primissimi abitatori della regione ; vi vennero in un'epoca che allo storico non è dato di apprezzare, ma certo di parecchi secoli anteriore al millennio prima dell'era volgare. E intorno al millennio (av. l'era cristiana), uno o due secoli prima ancora che Roma fosse e quando nell'Eliade si compivano i fati di Troja. un'altra razza si sovrappose quivi a quella dei Liguri primitivi, già padroni e coltivatori della regione, gli Umbri
   ..........clie ruppero primi
   a suon (li scuri i sacri tuoi silenzi, Àpennino.
   II periodo dei Liguri, che fu indubbiamente più lungo di quello degli Umbri, lasciò tracce di se in luogo nelle anni ed utensili di pietra in grande abbondanza rinvenute nelle terramare ed in molte escavazioni praticate nel sottosuolo bolognese, ed insieme a queste si rinvennero ossa di cervi e di pecore lavorate a spille, armille ed altri oggetti d'uso comune. Rarissimi i campioni d'oggetti metallici, di bronzo, e questi evidentemente importati, ottenuti dai contatti e dagli scambi coi popoli finitimi, evidentemente in uno stato di civiltà più avanzata. Gli Umbri lasciarono della loro presenza nel territorio bolognese traccie ancora più significanti che 11011 i Liguri.
   La Necropoli scoperta alla Certosa nel 1869 ed escavata dall'ing. Zannoni appartiene al loro periodo. In essa si hanno: in maggior copia gli oggetti in bronzo, un maggior affinamento nella fabbricazione degli utensili, nella lavorazione e nella decorazione dei vasi, che dalle anse lunate dei Liguri passano gradualmente alle forme