Bologna
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Samaggia. Il sipario è del Fancelli e rappresenta le Nozze di Alessandro con Rossane. Un ingegnoso meccanismo, in occasione di feste da ballo o veglioni, solleva il piano della platea al livello del palcoscenico. Il palcoscenico è amplissimo e si presti agli spettacoli più grandiosi e complicati.
Focili teatri hanno tradizioni artistiche più gloriose del Conmnale di Bologna. Da quasi un secolo e mezzo tutti i grandi spettacoli, tutte le maggiori opere, tutti 1 più celebri artisti vi passarono. Al Comunale fu dato per la prima volta in Italia nel 1777 l'Alceste di Gluck, l'opera colla quale, dopo l'Orfeo, il grande maestro segnò l'affermazione potente della sua seconda maniera, nella quale sono i canoni fondamentali dell'arte moderna; al Comunale fu data, per la prima volta in Italia, l'Africana di Meyerbeer (1808); quivi fu eseguito per la prima volta in Italia (1871) il Lohengrin di Wagner, creando una nuova e potente corrente innovatrice nell'arte nostra: ed al Comunale fu rivendicato uno dei capolavori del moderno melodramma italiano, il Mefistufek di Arrigo Boito, caduto alla Scala di Milano per ragioni in tutto estranee all'arte.
Il Comunale si apre generalmente per una sola stagione anima, da ottobre a dicembre.
Teatro del Corso. — Si trova in via Farini. Fu costrutto tra il 1802 ed il 1805 e fu più volte l'istaurato, e si può dire qualche anno fa rifatto a nuovo. E il teatro della commedia, aristocratico per eccellenza. Ciò non toglie che non vi si diario anche spettacoli di musica e di operette: ma la stagione di commedia, nel carnevale, al Corso di Bologna è sempre delle più importanti d'Italia ed ambita dalle migliori compagnie. Ha quattro ordini di palchi ed il loggione d'aspetto elegante e simpatico. Ne fu architetto il pittore Santini e fu inaugurato nel giugno del 1805, ì proprio nel giorno in cui venne a Bologna Napoleone I imperatore. Le pitture sono dello stesso Santini e di Filippo Pedriuo.
Teatro Iluse, già Brunetti. — E il più popolare e più frequentato dei teatri bolognesi. Fu
costrutto nel 1805 da Emilio Brunetti e dal meccanico Evangelisti, che ne fece la grande cupola in ferro. È un vero politeama usato per ogni genere di spettacoli : dall'opera al circo equestre, dall'operetta alia commedia: ed è, come ambiente, il più capace dei teatri bolognesi. NeHinsieme sebbene non sia spiacevole nulla offre di artistico. Fu di recente restaurato e ribattezzato col nome di Eleonora Duse. È sito in via Cartoleria.
Teatro Conlavalli. — Fu fabbricato nel 1814 nel locale dell'antico convento dei Carmelitani e nel vano di quella chiesa soppressa fu creala la sala del nuovo teatro. Parte dell'antico edilizio fu conservata ed utilizzata con il bellissimo scalone, opera del Provaglia. Le decorazioni del teatro furono eseguite dai fratelli Mastelloni. Vi si danno spettacoli secondari di commedia, di operette e varietà.
Teatro Nazionale, già Nosttdella (nella via omonima). — E il più piccolo dei teatri bolognesi Vi si diedero sempre spettacoli popolari ed ora di marionette.
Arena del Sole. — In via dell'Indipendenza non lungi dalla piazza 8 Agosto e dalla Montagnola. Fu costrutta nel 1810 su disegno di Carlo Aspaili e destinata agli spettacoli popolari diurni, allora assai più in voga che non oggidì. E ili carattere eminentemente popolare. La facciata fu rinnovata con buona architettura toscana, dall'ine;. Gaetano Itubbi nel 1888. La leggenda del fregio designante lo scopo dell edilìzio lu dettata da Pietro Giordani,
Arena del Pallone. — Sorge presso alla Montagnola e ne fu architetto con classica eleganza Giuseppe Tribertini. Questo edilìzio è generalmente aperto nei mesi estivi ed è frequentatissimo, essendo grande la passione in Bologna e nella Romagna tutta per questo giuoco caratteristico, che ricorda in qualche cosa i giuochi atletici antichi. Nell'atrio a ponente sono in appositi quadri registrati i ricordi delle maggiori volate ed i nomi dei più celebri giuocatori, assai famosi fra il popolino.
Due luoghi di pubblico ritrovo pei Bolognesi sono la Montagnola ed il nuovo Giardino Margherita.
La Montagnola, cosidetta perii rialzo formato dalle ripetute demolizioni del castello o cittadella di porta Galliera, avvenute a furia di popolo, si trova nella parte settentrionale della città. Fu ridotta a giardino pubblico, con simmetriche e bene ideate piantagioni, su progetto di G. B. Martinetti. Sulla Montagnola havvi un Ippodromo circolare per le corse dei cavalli ed ora anche delle biciclette. Dalla Montagnola Francesco Zambeccari, il celebre scienziato che per il primo tentò studiare e risolvere il problema ancora complesso della dirigibilità degli a reostati, fece il suo primo viaggio aereo con una mongolfiera da lui costrutta. Contigua alla Montagnola è la vasta e quadrilatera piazzai dell'VIII Agosto, cosidetta perchè in quel giorno memorando del 1848 avvenne quivi la lotta fra il popolo bolognese e gli Austriaci, che questi scompigliati e disfatti dovettero lasciare la città, uscendo confusamente dalla porta di