Bologna
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instrumenti e voxo Immane >, dice elio la notizia « fu piubigaila in Bologna a sono di campano et di trombe > — come una grande vittoria del partito guelfo al quale Bologna era fedele. — Più tardi, quando i Bolognesi si recarono, nell'aprile del 1416, a distruggere il castello eretto a loro minaccia a porta Galliera, press'a poco ov'è ora la Montagnola, narra lo stesso Pietro di Mat-tiolo, che « come andavano la mattina tutti inseme, cosi ritornavano la sira con penoni despe-gadi e a sono di tromba niguando et cantando con grandissima festa >. Dallo stesso cronista si ha notizia di altre circostanze, nelle quali la voxe del banditore diede notizie al popolo con accompagnamento di trombe e trombette.
Qualche anno dopo, nel 1422, i cronisti di Bologna ci parlano dei « pifferi » che con gran festa del popolo si associavano alle trombe nei bandi ed in altre solenni circostanze, e tanta era la maestria di questi suonatori che il pubblico sci i forestieri in parti-colar modo, di passaggio per Bologna, traevano in piazza ad ascoltarli con grande diletto. Di ciò abbiamo varie testimonianze per tutto il rima- Fig. 59. - Bologna : Palazzo Fava (da fotografia Alinari) nente del secolo XV e
per la prima metà del secolo XVI, verso la quale, per non dire d'altre circostanze, questi famosi < pifferi » di Bologna si produssero nelle feste delle splendide nozze di Lorenzo Colonna con Cornelia Marili (1510). Sulla fine del secolo XV la bolognese e piissiml Caterina Vegri estasiava gli animi, cantando ed accompagnandosi sulla viola d'amore, che ancora si conserva. Il Rodi, nel suo Diario, ricorda che, in occasione del matrimonio di Lucrezia d'Este con Annibale Bentivoglio, avvenuto nel marzo 1487, si fecero « elianti e soni in susio li chantune de le vie » e che il corteo nuziale, quando entrò in San Petronio, era accompagnato « da 100 lrombila et 50 pifari et trombimi et chorni et flauti et tamburini et zamameli *, Il che, per il tempo, fu certamente un concerto straordinario e degno rli essere ricordato. Così quando, il 30 gennaio 1502, arrivò in Bologna Lucrezia Borgia, che andava sposa in Ferrara al suo quarto marito, Alfonso d'Este, Giovanni Bentivoglio fece, in onore di quella famosa gentildonna « una bela festa de baiare et chantarini et bofoni >. Ciò per provare come