J40
l'arte Terza — Italia Centrale
metà del secolo XVI ; casa Aria, in via Galliera, della fine del secolo XV, ha capitelli e terracotte ornate; sul fianco di via Volturno ha una bella finestra e curiosi capitelli sulla cui fronte è innestata ingegnosamente una mensola; palazzo Montali ari-Aldrovandi, in via Galliera, riedificato nel 1748 intieramente a spese del cardinale
Pompeo Aldrovandi sui disegni degli architetti Torregiani ed Angelini, con pitture e decorazioni dell'Orlandi, del Bigari e dello Spagnuoio, palazzo Fiorasi, in via Galliera, d'architettura classica, sebbene lisciata e frastagliata, del XVI secolo : se ne ignora l'autore, ma certo fu artista e dei buoni ; palazzo Mattai, in via Ugo Bassi, ora sede del grandioso Albergo d'Italia, eretto con disegno di Domenico Tibaldi dal 1574 al 1575: il portico fu, sulla fine del secolo scorso, rifatto dal Venturoli ; Albergo Bruii, in via Ugo Bassi, grandioso edilizio fatto erigere nel 1491 da Francesco Gliislieri ove erano le caso del giureconsulto Rolandino Romanzi: fu opinione di qualche scrittore, non assodata da documenti, che quivi, nel periodo di Roma, sorgesse il tempio a Giove Fig. 58. — Bologna : Palazzo Pallavicini (da fotogr. Alinahi). Statore; palazzo già
Zambeccari, ora della
Banca popolare di credito, in via dei Carbonari, architettura barocca di Carlo Bianconi del 1775, con scolture di Giovanni Cybei, Sebastiano Covini ed altri, ecc.
TEÀTBl E PUBBLICI RITROVI
Bologna ha fama, solidamente e da lungo tempo stabilita, di città eminentemente artistica, musicale, appassionata pel teatro. La fama questa volta ed in particola! modo per ciò che riflette la musica è pari, se non inferiore al vero. La musica ha sempre avuta una parte importante nella coltura, negli svaghi, nelle cerimonie religiose e civili, e perfino nelle vicende rivoluzionarie e battagliere della Repubblica bolognese. Gli antichi cronisti del Comune di Bologna 11011 omettono mai di notare particolarità sui suoni che allietavano le feste pubbliche, accompagnavano i bandi od incitavano i combattenti ed i tumultuanti. Il cronista Pietro Mattiolo, narrando al 1390 che Francesco Novelli da Carrara entrò nella rocca di Padova « con trombe e trombette e