Bologna
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alla incoronazione (li Napoleone I; indi fu usato dalla Corte italiana, nei primi anni della costitu-zioue del regno. Alienato insieme ad altri beni della Corona, fu acquistato dal marchese Raffaele De Ferrari, duca di Galliera, il famoso patrizio genovese, che, senza dire dell'altre sue opere munifiche, donò d'un sol tratto venti milioni alla città nativa per promuoverne i lavori del porto. Dalla vedova del duca di Galliera, la marchesa Rrignote-Sale, pure genovese, questo palazzo, insieme ad altre proprietà, passò in ere-
dità alla famiglia ducale dei Montfcnsier, appartenente ad uno dei rami cadetli dei Borboni (li Spagna e di Francia. 11 duca di Hon pensier, capo di questa famiglia, vi abita buona pi r ed ll'anno.
Negli appartamenti messi con già. de sfarzo è conservata una ricchissima colleziono di quadri ed oggetti d'arte ; notevoli, fra l'altre cose, i molti e magnifici arazzi del secolo XVIe del XVII, fiamminghi, Gobelins ; un ritratto muliebre di Quintino Menis, una Vergine col putto in rilievo dello scorcio del secolo XVI, una Stimi Fiwiìfjìm