Bologna £4.1
Palazzo Fantuzzi, ora Clodia (fig. 56).— Iri via San Vitale. Eretto nella prima metà del secolo XVI, diede il disegno di questo palazzo il Forinigini, in stile fantasioso, ina non troppo corretto. L'occhio sulle particolarità decorative -si ricrea; ma la linea grande, vera, dell'opera d'arte manca. Notevole in questo palazzo il grandioso scalone, il primo del genere costrutto in Bologna, aperto nel secolo XVII da Paolo Canali.
Negli appartamenti si conservano dipinti del Colonna e del Bibbiena, ma questi ultimi in parte sacrificati col nuovo adattamento dei locali.
Pala y.zdMà Iv c zz I - C aiirn è g g i, già Leoni (fig. 57). — In via Zamboni, di fronte al Teatro comunale. Fu ricostrutto nello scorcio del secolo passato con una bella facciata del Teodolini (1788). Nell'interno ha ricchi ed artistici appartamenti evi si conserva una delle più pregevoli pinacoteche private di Bologna, ben nota agli artisti ed illustrata anche dagli stranieri. Vi sono quadri di Guido Reni, di Lodovico Carracci (copia del famoso San Pietro martire di Tiziano distrutto da un incendio nel '1868 in Venezia), del Guerrino, del Canaletto, di Passaratti, Samacclìino, Spada, 'fiorini, ed altri l'ra'i migliori della scuoia bolognese ; una pregevolissima raccolta di fiamminghi nella quale figurano i nomi di Brand, Bren-gliel, Gelée, Helmbrcker, Meulen, Temers, Roos, Wonwerinans, Leuw Wan Dick, ed una raccolta di battaglie, molte delle quali di autori fiamminghi. Il quadro di maggior fama di questa pinacoteca è il Presepio di Luca da Leida, già esistente nel palazzo d'Inghilterra a Roma, regalato al cardinale Lorenzo Campeggi da Arrigo Vili, dopo la sua missione a Londra per la causa del divorzio con Caterina d'Aragona. Allorché i Campeggi, dei quali furono eredi i Malvezzi, alienarono il palazzo d'Inghilterra, trasportarono tutta la importante suppellettile artistica a Bologna.
Attiguo a questo palazzo, sulla stessa via, appartenente alla famiglia medesima dei Malvezzi-Campeggi sta un secondo palazzo. Fu fatto fabbricare nel 1548, dal conte Emilio Malvezzi. E un buon saggio dell'architettura del secolo XVI. Lo decorazioni in macigno scolpito, tanto della facciata che del cortile, sono opera del Formigini. L'Ercole di fronte alla porta fu scolpilo da Giuseppe Morra. Nel grande appartamento del piano
nobile si mostrano quattro sale tappezzate da magnifici arazzi figurati eseguiti su disegni di Luca di Leida, e derivami pur questi dal palazzo d'Inghilterra.
Fa seguito un terzo palazzo dei Malvezzi-Campeggi, del quale fu architetto, nella metà del
Fig. 53. — Bologna : Palazzo Cavia, già lìargellini (da fotografia Ali.nari).
secolo XVI, Domenico Tibaldi, fratello al Pellegrino, e che conserva alcuni buoni affisseli del Carracci, su fatti di storia romana ed un grandioso camino in marmo riccamente decorato.
Casa (lettini. —• In via Borgo San Pietro. Va ricordata questa casa, perché adorna di lavori in cotto del principio del secolo XVI, considerati fra i più belli che si trovino in Bologna. Sono perduti gli ornamenti delle finestre e degli archi del portico; ma è ammirabile il cornicione, con parie del fregio in cui è riprodotta una lotta fra divinità marine di sapore veramente attico.
Palazzo Pallavicini, già FHum (fig. 58).— In viaGalliera.E un bellissimo saggio della elegante e raffinata architettura dello scorcio del secolo XVI, perfettamente conservato. All'esterno é adorno di eccellenti terre cotte, e nell'interno ha pitture del Mengazzini, del Cantili, del Colonna.