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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Bologna
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Bologna
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   informate ai nuovi metodi che lo spirito moderno richiede dall'esercizio della pubblica beneficenza ed inspirati a scopi altamente civili ed umanitari. Delle principali fra le une e le altre daremo minutamente ragguaglio al lettole qui appresso.
   Ospedale Maggiore. — La beneficenza ospedaliera, d'assistenza cioè agli infermi poveri, è antica e costante tradizione in lìologna. Cronache e documenti dei bassi tempi danno notizie dell'esistenza in Bologna di varii ospizi, per l'assistenza e la cura dei pellegrini e degli infermi dereliitti. Tali istituti erano per lo più in vicinanza delle porte, presso le mura della città, od anche annessi a qualche chiesa. Più tardi andarono assumendo carattere di veri enti autonomi, facol-tizzati a ricevere donazioni e lasciti. Nel secolo XI avevano già un ordinamento regolare. L'Ospedale Maggiore di Bologna trae origine appunto dalle fondazioni ospitaliere clic vennero dal secolo XIII fino al secolo XVI; tali fondazioni durarono separate fino allo scorcio del secolo passato. Riorganizzatisi. e con indirizzo più moderno, gli istituti della pubblica beneficenza, con decreto dell'amministrazione dipartimentale del Reno del 3 giugno 1801 ebbe vita autonoma.
   L'Ospedale Maggiore di Bologna sorge in via Riva dì Reno, in un grandioso edilìzio costrutto per la maggior parte nel 1601, sotto la direzione di Luigi Gasali, secondo alcuni, e di Bonifazio Sacchi secondo altri. Altri edifizi si aggiunsero a questo nel secolo successivo, e nel 1725 l'isti-luto venne aperto per la cura degli infermi. A più ripresesubì restauri, adattamenti, trasformazioni, tanto sulla fine del secolo scorso che nel nostro, ed oggi, sebbene, non scevro da difetti inerenti a tutti gli edilìzi antichi costrutti ed adattati a più riprese, è pur sempre in condizioni assai soddisfacenti rispetto alla igiene ospitaliera ed alle esigenze rigorose della scienza moderna. L'Ospedale Maggiore di Bologna ha un patrimonio accertato al 31 dicembre 1880di lire 0.063.131, delle quali lire 1.322.806 in fabbricati, lire 2.003.581 in fondi rustici e lire 922.407 in titoli del debito pubblico. 11 reddito netto è di lire 282.942, interamente erogato agli scopi dell'Istituto, quali assistenza e cura degli ammalati poveri, medicinali somministrati ad ammalati poveri curati a domicilio.
   L'Amministrazione degli Ospedali è tenuta da un corpo amministrativo di 16 membri, tre dei quali scelti fra i medici più reputati della città e gli altri fra cittadini ben noti per integrità e pratica negli affari; 10 sono di nomina riservata al Comune e 6 di nomina del Consiglio provinciale. L'amministrazione degli Ospedali risiede in uno stabile di proprietà sua in via Clavature, annesso al quale è 1 Oratorio di San Marco della Vita, con buoni dipinti del Giglioli, dello Spero-nelli, del Randa, del Cavedoni, riferentisi per !o più ai fasti del Beato Raniero.
   L'archivio dell'amministrazione degli Ospedali
   contiene buon ninnerò di codici membranacei con vaglie miniature, fra lui sono notevoli gl'inventari, gli statuti, le matricolo di varie confraternite ; ed un gruppo ili quattordici statue in cotto, d'Alfonso Lombardi, rappresentante il Transito della Vergine. Fra le curiosità liavvi un fermaglio con brillanti ed il ritratto di Luigi IX re di Francia.
   Ospedale di Sant'Orsola. — Di questo istituto abbiamo già parlato a pag. 122 toccando degli istituti clinici e scientifici a sussidio della Regia Università. Aggiungeremo qui, che, come onte morale, a questo ospedale furonoaggregati: quello di San Giobbe fondato nel 1298 e quello detto Az-zolini, dal nome del suo fondatore sorto nel 1701. L'Ospedale di Sant'Orsola propriamente detto risale al 1567. 11 patrimonio attuale dell'Ospedale Clinico di Sant'Orsola è di lire 2.730.386 costituito da fabbricati per lire 360.839, da fondi rustici per lire 799.104, ila titoli del debito pubblico per lire 502.749 e da altri proventi speciali di minore importanza. Il reddito c di circa 200.000 lire annue interamente erogate agli scopi benefici dell'istituto.
   Ospizio Esposti e Malernilà. — Onesta istituzione ha origini antichissime, e nel luogo ove sorge l'attuale edificio degli Esposti — in via Massimo d'Azeglio — fin dal secolo Xlli eravi l'Ospizio dei trovatelli fondato in Bologna, secondo la sua leggenda, da S. Procolo. In origine queslo ospizio serviva tanto per i trovatelli clic per i pellegrini. Nel 1456 fu accresciuto coll'ag-gregamentodel patrimonio dell'ospedale—avente scopi affini — di San Marco della Carità. Sulla fine dello stesso secolo, nel 1494 fu pure aggregato a questo istillilo l'Ospizio dei Santi Sinesco e Teopompo. Da quell'anno però l'istituto fu esclusivamente adibito all'assistenza dei fanciulli illegittimi ed abbandonati. Secondo le cifre verificate dalla Regia Commissione d'inchiesta sulle Opere pie, il patrimonio ili questo istituto era al 31 dicembre 1880 di lire 2.917.950, delle quali lire 212.682 rappresentale, da fabbricati, lire 1.310.207 da fondi rustici, lire 152.710 da titoli del debito pubblico e lire 1.212.351 da proventi e diritti diversi.
   Grandioso e bello è il palazzo nel quale l'istituto ha sede, adorno nell'interno da un bellissimo cortile ricordante quello del palazzo universitario. L'istituto ha buone pitture murali e quadri del secolo XVI e XVII. Anche l'edifizio di fronte, sulla via Massimo d'Azeglio, ha un bel portale scolpito dal Formigli».
   Ospedale Ortopedico Rizzoli. — Fu fondato nel 1880 per lascito del valentissimo medico ed illustre filantropo Francesco Rizzoli, professori}