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l'arte Terza — Italia Centrale
fu trasforilo nell'edificio clic ancora ne porla il nome in via Liarberia ; disciolto, i redditi del suo patrimonio vengono erogati in sussidi e borse per studenti bisognosi.
Co litìgio Ventinoli. — Ha sede nel palazzo die fu già del Collegio Ungarico — in via Cento e Trecento — eretto nel 1700 con disegno di Ir. A. Conti, Il Collegio Ungarico esisteva in Bologna fin dal 1537. Trasformatesi le cose, tra Ialine del secolo scorso ed il principio del nostro, nel 1825, per lascito di Angelo Venturoli, vi Iti istituito un Collegio per lo studio delle Belle Arti L'edificio ha un vasto refettorio con dipinti di G. Pizzoli e di Pietro Fornelli.
Istituto tnprclli-liokoiii. — Di fondazione e carattere moderno, fornito di considerevole materiale scolastico, per l'insegnamento primario, secondario e superiore. Ila sede nel palazzo Bossi già Martinetti in via San Vitale. In questo palazzo, di bella architettura, con ampi quadri, visse lungamente la contessa Cornelia Martinetti, gentildonna romagnola, famosissima per la sua bellezza — alla quale non fu indifferente lo stesso Napoleone I — per coltura e per lo spirito; intorno alla quale per molti anni si raggruppò la società più intellettuale di Bologna. La Martinetti fu amica di Vincenzo Monti, e più ancora
di Ugo Foscolo, che per lei concepì una delle sue più ardenti passioni ; del Canova, di Leopardi, di Pietro Giordani, assidui di casa, del Mezzo-fanti, di re Luigi di Baviera, ili Byron, di Bi'ongham, ili Iioussel, di Chateaubriand, di Stendhal, ili Rossini, di Marco Minghetli, dello Seri Le e di multi altri che lasciarono nomi illustri nel nostro secolo. 11 luogo ove regnò la bella ed intellettuale gentildonna (1781-1867), serbatasi fino all'ultimo svegliatissinia di niente, e dove si affollano tante memorie di illustri uomini, italiani e stranieri, non poteva essere destinato meglio di quel che ora è, sede di un importante e moderno istituto di educazione.
Scuola professionale Aldini Valoriali! — Per l'insegnamento pratico delle arti e mestieri, con vaste gallerie, macchine ed attrezzi. Ha sede nel palazzo degli Istituti educativi, già ricordato in via Castiglione.
Seminario Arcivescovile — Vicino all'Arcivescovado ed alla cattedrale di San Pietro, in via Indipendenza. V'era un Istituto del cardinale Gabriele Paleo tti nel 1508, e qui vi stabilito nel 1030. L'edificio fu rifabbricato nel 1751 per ordine di Benedetto XIV e dal cardinale Vincenzo Malvezzi, nel 1772, fu ornato del bel porticato eretto su disegno di Francesco Tadoliui
Il Comune eli Bologna provvede largamente, e con un sussidio speciale (v. pag. 37) alla istruzione elementare con numerose aule, distribuite ili varii punti della città e del vasto suburbio. E per l'educazione rudimentale e l'assistenza della prima infanzia, esistono tanto in città che nel suburbio Asili infantili costituiti ad enti morali e largamente sussidiati dal Comune e dai privati
BOLOGNA BENEFICA
L'esercizio della pubblica beneficenza, dell'assistenza agli inferrili, ai vecchi, ai fanciulli abbandonati, agli egri e derelitti d'ogni specie, è fra le piii antiche e nobili tradizioni di Bologna: tradizioni che con forme, scopi variati, a seconda delle varie e mutabili esigenze dei tempi, dei diversi ambienti di storia e di civiltà, hanno però una continuità, saliente oltre l'era comunale e raggiungente forse gli istituti, che a sollievo dei sofferenti non mancarono alla città anche nel periodo romano.
Non risaliremo, per ragioni di brevità, lungo il corso dei secoli, nò faremo ricerche minuziose per stabilire le origini delle istituzioni di beneficenza delle quali ora Bologna è ricca. Diremo solo che non poche fra queste e delle principali, cominciando dallo Ospedale Maggiore, ripetono la loro fondazione dal periodo comunale e specialmente dal secolo XI al XIII,
Guardando invece alle notizie riassuntive, che in materia sì intricata e difficile hanno tratto le statistiche officiali in seguito alle risultanze trovate dalla Commissione reale d'inchiesta sulle opere pie, istituita col regio decreto del 3 giugno 1880, troviamo che al 31 dicembre 1880 erano censite nel solo Comune di Bologna 395 opere pie erette ad enti morali, intese a svariati scopi di beneficenza, di assistenza, elemosinieri, educativi e religiosi, in parte autonomi, ma nel maggior numero amministrati dalla Congregazione di carità o da altri enti morali, come la provincia ed il Comune, le fabbricerie parrocchiali, le Confraternite, ecc. Aggiungeremo che dal 1890 questo numero si andò accrescendo per nuove ed importanti fondazioni, nella maggior parte