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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Bologna
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 272 |
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli
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l'arte Terza - Italia Centrale
tissimo della sua città la lasciò ben presto per accettare una cattedra allo Studio di Pisa, offertagli molto onorevolmente. Là cominciò la pubblicazione di quella serie di scoperte ed osservazioni anatomiche che gli diedero gloria imperitura, ma che frattanto mettevano in subbuglio tutti i suoi antichi emuli e persecutori dello Studio bolognese, al punto che Ovidio Montalbani riuscì indurre il Collegio medico ad imporre ai laureandi il giuramento di sostenere a tutta possa le venerande dottrine dell'antico Studio bolognese e di combattere senza tregua ne quartiere i novatori che osavano di porle in dubbio o d'opporvisì. Era, per usare d'una espressione moderna, una specie di boicottaggio, organizzato specialmente contro il Malpighi. 11 quale, peralt'-o, rispondeva con nuove scoperte, con nuove osservazioni, con nuovi studi, che richiamavano su dì se l'attenzione di tutti i dotti, di tutte le Accademie del mondo e facevano maggiormente imbestialire i dottoroni bolognesi suoi avversari. I)a Pisa passò allo Studio d Messina, chiamatovi da quel Senato nel 16G2, con splendide profferte; ma anche là il novatore, dovendo lottare contro una combriccola dì fanatici oppositori, dopo poco più di tre anni, lasciò la cattedra e se ne ritornò a Bologna, sebbene il Senato messinese instasse caldamente per riaverlo. A Bologna il Senato patrio gli diede la cattedra di medicina ed egli riprese i suoi studi e le sue scoperte; ma quivi, più che non altrove, gli si scatenò contro tutta la rabbia invidiosa dei colleghi, capitanati dal medico e professore Gerolamo Sbaraglia e da Paolo Mini, che già era stato suo allievo. Non vi fu ingiuria, persecuzione, diffamazione, arte bassa e subdola che si lasciasse intentata pur di nuocere al Malpighi nella riputazione, nell'onore, negli averi. Da una accozzaglia dei suoi detrattori, guidati dallo Sbaraglia e dal Mini, lu portino organizzata un'invasione alla villetta che il Malpighi aveva in Corticella per devastarne
10 studio, bruciarne le carte, romperne gli strumenti. Ed il Malpighi, clic di tanto si sentiva superiore di quei tristi e fidava nella giustizia tarda, ma sicura del tempo, prendeva le cose con scherzosa ironìa ; aumentava la sua rinomanza con sempre nuovi studi e scoperte, riceveva onorevoli distinzioni dalle più celebri Accademie di tutto
11 mondo e, cosa che portò al colmo l'esasperazione di tutti ì suoi avversari e detrattori, si vide onorato dalla Reale Società di Londra, della pubblicazione delle sue importantissime scoperte anatomiche e botaniche, cosa in allora non mai verificatasi. Malpighi inori in Roma nel 1G94, chiamatovi da Innocenzo XII, ma volle essere sepolto nella sua Bologna, ove tanto aveva sofferto, ma ove tanta gloria aveva conquistata. La sua tomba è in San Giorgio. Nel loggiato superiore dell'Archiginnasi© è un modesto monumento dipinto dal Franceschini in onoro di Malpighi, con una dimessa iscrizione del Mariani.
Nello stesso loggiato si veggono, con più pompose proporzioni e verbose epigrafi, i monumenti a Gerolamo Sbaraglia ed a Paolo Mini, del Malpighi i più tristi ed implacabili avversarie detrattori! Ma chi li rammenta oggidì, ad onta dei fastosi mausolei di costoro, se non a titolo di disdoro per la indegna guerra che la loro invidia mosse ad uno fra i più grandi ingegni che abbiano onorata la scienza medica?
All'incontro è del Malpighi. Come scienziato, maestro e fondatore della anatomia minuta od istologia, lo salutano — scrive l'Ereolani — oggi riverenti tutti gli anatomici. Maestro e fondatore della fisiologia vegetale lo salutano riverenti tutti i botanici e con titolo di riverenza uguale lo salutano anche gli embriologhi ed i cultori della anatomia comparata; maestro fra i sommi, a lui s'inchinano tutti i cultori delle scienze mediche e naturali nel mondo. Malpighi morto ebbe maggiore rinomanza che non in vita. Le sue opere furono testo classico di scienza in tutto le Università del mondo. E nella stessa Bologna la sua scuola fu continuata da un Valsalva e da un Morgagni, per dire solo dei maggiori, e la piccola e ristretta e combattuta sua scuola ò oggi diventata la scienza moderna, che saluta unanime a maestro il grande riformatore della scuola anatomica bolognese nel secolo XVII.

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