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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Bologna
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Terza - Italia Centrale
   Fig. 39. — Bologna: Veduta della Piazza Vittorio Emanuele (da fotografia Alinari).
   tale complesso monumentale, storico, artistico, sopravvissuli del feudalismo e nella seconda clie difficilmente trova riscontri in altre città metà del secolo stesso contro l'Impero, i van-d'Italia e fuori. taggi ottenuti dalla pace di Costanza, avevano, sia Di questa piazza Maggiore si hanno notizie in Bologna che in tante altre città dell'Italia sn-iielle cronache del Comune-fin dal 4130; nei periore, dato grande, vigoroso impulso alla vila tempi della maggior prosperità del quale \i d'eli- comunale. Naturale quindi che Comune e citta-bero attorno gli edilizi che oggi ancora formano (Lini volessero affermare la propria forza, la pro-l'orgoglio dei Bolognesi, e l'ammirazione dei lo- pria munificenza e prosperità, abbellendo la città restieri: il palazzo del Podestà, il palazzo Puh- ed arricchendola di monumenti. Per qnanlo però blico, la Residenza dei Notari, San Petronio, il grande fosse il desiderio dei Bolognesi, distratti porticato dei Banchi. dai pacifici lavori e dalle spese occorrenti a questi, La munificenza artistica del Senato del XVI se- da nuove vicende belligere, ì lavori andavano a ricolo donò a questa piazza la superba fontana del lento. SoloncH225era terminata la parte.centrale Nettuno (in bolognese 'al Zigani, il Gigante). ' collacappella,ncllaqiialeiii(,ueH'aniiofucelebrata L'arie moderna vi portò la sua nota col uionu- la prima messa; nel 1245 era già in condizione da mento a Vittorio Emanitele li, opera d'uno fra i consentire che v, si radunassero i magistrati cit-più celebrati artisti del giorno, Giulio Monte- tadini e nel 1253 cominciò ad avervi residenza verde (vedi fig. 43). il Podestà. La bella e massiccia torre quadrata In questa piazza, cui per due luti circondano e merlata detta dell'Èretiyo e da altri anche porticati, si svolge e si raggruppa, come il sangue Cappèlla Santa Giusta, fu terminata nel 1268. nel cuore, nelle varie sue fasi durante la giornata Essa era allora a piombo sulla fronte stessa del la vita cittadina. palazzo, com'è di consimili edifizi del tempo e so-Palazzo del Podestà (fig. 40). — L'area sulla pratutto della vicina Toscana, dalla quale forse ne quale sorge questo palazzo, che forma il lato set- presero il modello e gli artisti. Sullo scorcio del tentrionale della piazza Maggiore o Vittorio Eina- secolo XV, e precisamente dal 1485, la fronte nuele, fu acquistata nel 1201 dal Comune di Bo- del palazzo guardante la piazza maggiore, venne logna insieme ai casamenti ed alle chiese che la coperta dall'attuale avancorpo con porticato, in coprivano per erigervi sopra la sede propria e del stile elegante e perfetto del Rinascimento e negli podestà. Le vittoriose guerre sostenute nella scavi falli per la fondazione delle pile del porti-prima metà del secolo scorso contro gli avanzi cato, si rinvennero pavimenti romani in musaico,