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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Bologna
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Terza - Italia Centrale
   San Giorgio. — In via Poggiale. Questa chiesa fu eretta dai Serviti, che wfiiciarono lino al 1 798. Ne diede il buonissimo disegno barocchcggiante Tommaso Martelli Nelle cappelle ha buone pit-
   Fig. 37. — Bologna: Porta della chiesa della Madonna di Galliera (da fotografia Ali.nahi).
   ture (li Camillu Procaccini, di Simone da Pesaro, dell'Albani, \m'Annunziata famosa di Lodovico («tracci ed una copia della non menu famosa tela di Annibale Canicci; rappresentante la Vergine col Bambino accarezzato da S. Giovannino, che ora si trova nella Pinacoteca dell'Accademia di Belle Arti. Vi sono inoltre tele del Baglione, di Andrea Sirarii, ecc.
   San Giovanni Ballista dei Celestini —In via Massimo D'Azeglio. Fu costrutta questa chiesa a spese dei monaci Celestini, stabilitisi in Bologna tra il 1520 ed il 1551; onde, nell'euritmia serba buoni accenni del miglior periodo delle nostre arti. Vi fu inclusa una chiesetta preesistente, detta Santa Maria Rotonda dei Galluzzi. La fac-
   ciata,in istilefreddo, accademico, è dovuta a Francesco Tadolini, chcne diede il disegno nel 1765. Questa chiesa ha nell'interno cose pregevoli. La vòlta, divisa in riquadri, e dipinta da Giacomo Boni e Giacinto Garofolini, che vi rappresentarono i Fasti di S. Pietro Celestino; gli ornati dei riquadri furono eseguiti dal Bistega, celebre ornatista del secolo XVII. Negli altari delle cappelle figurano linoni quadri di Lucio Massari (la Maddalena), di Anna Maria Crescinibeni, di Marcantonio Franeeseiiim, del Tarulli, dell'Ilofner, della Grilli, del Berlusio e Gian Andrea Dan-ducei detto il Mastellelta: tutti buoni pittori venuti tra il secoloXVI ed d XVII. Della sagrestia diede i disegni Francesco Tadolini, riuscito forse meglio iri quest'opera clic non nella facciata; vi sono ottimi stucchi di Petronio Tadolini, di Antonio Gamberini e di Mai tino Baguttì, Quivi pure sonvi buoni dipinti'della scuola secentista ed un quadro (VAddolorata) della scuola di Guido.
   San Giuliano. — In via Santo Stefano. Fu costrutta dal 1778 al 1781 sui disegni di Angelo Ven-laroli, del quale è pure lo slanciato campanile liaricheggiante la chiesa: ha lo stile del tempo, cioè l'accademico freddo, che si estolle dalle aberrazioni del rococò, alle quali, nella prima metà del secolo XVIII, era giunto il barocco. Vi sono sugli altari alcuni dipinti di pregio del Ferratali, del Gainìolli, del Lama, del Samoggia, del Guardassoni.
   San (ire(,or iu. — In via Batti-sasso. E chiesa antica, ma più volte ricostrutta e trasformata Appartenne, lino al 1798, ai Chierici Regolari Ministri degli infermi. 11 terremoto dell'anno 1779 la danneggiò fortemente, onde se ne dovettero in gran parte rifare la vòlta e la facciata, presiedendo ai lavori Angelo Venturoli, architetto in quel tempo di molta voga. Notevoli in questa chiesa gli elegantissimi ornati del secolo XVI, eseguiti dal Formigine su macigno (arenaria), conservati ad onta dei rifacimenti e delle vicende subite dalla chiesa. Vi sono quadri di Camillo Procaccini, di Annibale Caracci (il Betlemme di Cristo), di Lodovico Caracci (San Giorgio), di Jacopo Alessandro Calvi, di Giovanni Caligari, del Massari e d'altri.
   Sant'Isaia. —Nella via omonima. È una delle chiese più antiche di Bologna. Anzi si vuole sia la prima chiesa cristiana pubblicamente aperta al