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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Bologna
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Bologna 101
   Salila Maria (lei Servi (fig. 27). — Sorgearnetà Nel l'aliar maggiore spiccano varie statue di
   di via Mazzini, sull'angolo che con questa fa la via fra Giovanni Agnolo Montorsoli, servita, allievo
   Guerrazzi. Conta fra le chiese più belle e meglio di Michelangelo, e che doveva lasciare maggior
   conservate di Bologna. Fu eretta nell'anno lo82 nome per opere mirabili, compiute in Sicilia ed su disegno di frate Andrea Manfredi
   di Faenza, generale dei Servili, che ir;]' n iirrr-,.-.viv«»-r'ja^yi-ii.jl'ii'ii'i!];,,'.-;-:!,.'» ;vrjjiinì-,;]!.iiii;l'iAT-n^ifirini''iTi''M!H l'I11 ''r'f1 ;iì
   qualche anno appresso fu chiamato l:'^
   a collaborare con maestro Antonio Iji;]i,fi/lj,i[[,,, lllvlll,, IJiIÉMI^IIMÌI'ilIS'^^S-¦ 111tìi_isSìfilljÌ di Vincenzo all'erezione di San Pe- I '?§!' }il' 'H ì1? É» !    tronio. Insieme alla chiesa frate ,,HRHnMHllfllÉF* Mi ''''i? lof»IMilli1 IIIHHII'! Andrea, ampliando il monastero, innalzava l'arditissimo portico ad ampi archi romani su svelte colonnette di marmo veronese, che fiancheggia sul lato sinistro la chiesa prospettando via Mazzini. Sullo stesso disegno, negli ultimi anni del secolo passato e nella prima metà del presente, si volle erigere il quadriportico prospettante ti davanti della chiesa; ma in tale costruzione, se si raggiunse un effetto grazioso, scenografico, non si trovò — come lo provano i frequenti ri-slauri a cui l'edilizio è soggetto — la solidità statica del portico di frate Andrea, ragionevolmente appoggiato ai solidi fianchi della chiesa stessa. Di buone linee è la facciata, con ornamenti in cotto, ma non cosa straordinaria.
   Di maggiore interesse è l'interno della chiesa, per le numerose e pregevoli pitture che vi si conservano. Citiamo innanzi tutto la vòlta, leciti lunette furono dipinte a fresco tra il secolo XVI ed il XVII da ottimi pittori di scuola bolognese, quali : Alessandro Mari, Giulio Cesare Milani, il Gionima, Domenico Santi, Giovanni Maria Viani, Giuseppe Metelli, Giovanni Peruzzini, Carlo Cignani, il Franceschino, rappre- Fig' — Bologna (Chiesa di S. Maria dei Servi): Monumento sentandovi i Fusti di San Filippo al senatore Giacomo Grati (da fotogralìa Alinari).
   Benizzi dell'Ordine dei Serviti. Nelle numerose cappelle si conservano altre pitture murali di varie epoche, assai interessanti nei rapporti artistici: quadri diBernardino Baldi, del Guerrino da Cento, di Ercole Graziani, il famoso Paradiso di Dionigi Calvart (1G02), del Tiarini, di Michele de Santi, di Vittorio Bigari, di Giulio Marino, di Ubaldo Gandolfi e di parecchi altri fra i migliori artisti bolognesi dal secolo XVI al XVIII. Fra le curiosità havvi una Nella chiesa dei Servi si contano varii monu
   in Genova. Gli stalli del coro sono di rara bellezza e di grande antichità. Ne diede il disegno lo stesso fra Andrea Manfredi, architetto della chiesa, e furono eseguiti nella prima metà del secolo XV. Sui muri e sui pilastri si notano varie figure, dipinte con molto gusto artistico, del secolo XIV e XV. Taluno di questi dipinti è attribuito al Iìagnacavallo.
   Madonna bisantina, su tavola, del 1200, donata nel 1345 da Taddeo Pepoli ai Serviti; un'idria, o anfora, che si vuole abbia servilo alle nozze di Canaan e portata, nel 1359, dal servita Vitale dei Bace!lieri, che era stato nunzio del papa presso il califfo d'Egitto, dal quale l'ebbe in dono.
   menti funerari in marino, di ottima fattura e di evidenti pregi artistici. Vanno notati fra gli altri il ritratto a musaico del cardinale Ulisse Gozza-dini, eseguito in Boma e quivi collocato ; il grandioso ma barocchcggiante monumento a Lodovico Cozzatimi (fig, 26), lavoralo da Giovanni Zacchio