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(JO l'arte Terza - Italia Centrale
Fig. 14. — Bologna: Basilica di Santo Stetano e sue chiese adiacenti (da fotogr. Alinari).
a questa va notata bella ancona dell'altare in marino eretto su disegno del Vignola e scolpita da Nicolò Tribolo, con rnolt'arte. Rappresenta delia Vergine, ed ha fama superiore al merito vero (fig. 12).
Nella quartultima, appartenente alla Compagnia dei Notari, è una magnifica cancellata in marmo, del secolo XV, alla cui base sono in bassorilievo scolpiti i busti di liolandinc de' Passeggiai e Pietro de Uiuola, consoli celebri della Compagnia dei Notai, dovuta, molto probabilmente, n Nicola dall'Arca (fig. 13). Le vetriate sono attribuite al famoso Giacomo da Dima, il quale dal 1466 si trovava in Bologna e lavorava ai vetri del convento di San Domenico.
L'ultima cappella offre la Madonna della Pace, scolpita per il basamento esterno da Giovanni Ferrabeeli, fiammingo, e quivi trasportata per maggior venerazione in seguilo ai miracoli che le furono attribuiti, tra cui quello del soldato caduto fulminalo, perché, in un momento d'ira, aveva misurato sul simulacro un fendente di spada.
Fra i curiosi ciineln dell'antica Bologna che si conservano in Sun Petronio non scorderemo l'antichissima statua in legno scolpito di San Petronio, ritenuta per la più vetusta immagine che si abbia di quel santo, né le quattro grandi croci monumentali che sorgevano un tempo per le vie di Bologna ed in ispecie sui crocicchi, e traspor-
tate a San Petronio per preservarle da non improbabile distruzione, sullo scorcio del secolo passato. Di queste la più antica sembra quella eh'è sulla parete della piccola nave a sinistra entrando, fra la 1 e la ~la cappella. Ha il Croce-fìsso scolpito in bassorilievo ed incisa in lettere abbastanza formate, con un motto ascetico, la data 1159 e i nomi degli artefici Pietro ed Alberico, suo padre.
Altra curiosità della Basilica, che i visitatori non mancano mai di osservare e che ha fatto impressione a più d'uno fra i visitatori illustri stranieri, è la linea meridiana tracciata sul pavimento lunga 178 piedi ed oncie 6 ij<ì, inventata e descritta nel 1653 dal celebre P. Gian Domenico Cassini, rettificata e ridotta a più esatta misura nel 1778 da Eustachio Zanotti: è lavoro, sotto il rapporto scientifico, di certo interesse, ma d'una utilità pratica assai relativa, perché i più osservano i segni senza comprenderne il valore ed il significato.
Il campanile di San Petronio sorge nel lato occidentale della basilica : ha forma quadra, slanciata ed ha lo scomparto ultimo delle campane aperto con grandi e belle finestre bifore a sesto acuto. Fu eretto nel 1479 per ordine di Galeazzo Marescotti Calvi e terminato nel 1485.
I Bolognesi guardano, ed a buon diritto, orgogliosi la grande, sebbene incompiuta, basilica