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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Bologna
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Bologna
   101
   Figi 13. — Bologna (liasilica di San Petronio) : Cancellata in marmo del secolo XV
   (da fotografia Alinari).
   All'infuori della cappella Vili, clic ha un grandioso quadro del Parmigianino, le altre cappelle che sono da questa parte nulla offrono che spìcchi d:il comune. Per questa parte sì accede alla Residenza o al Museo della Fabbrica, ove sono interessanti a vedersi tutti i disegni, progetti e modelli inerenti all'opera della basilica stessa Talli dal secolo XV al XIX, e portanti i nomi degli artisti più sopra ricordati che furono, senza dubbio, fra i migliori che l'Ilalia abbia dato in questo periodo. Notevolissimi sono alcuni bassorilievi in marmo finamente scolpiti, rappresentanti i fatti biblici di Giuseppee delia Iìcyìna Saba. Osservasi anche una tavola di Marco Zoppo, molti preziosi reliqniarii antichi e una Pace a niello e bassorilievo della metà del -100. Di squisita fattura e dal Vasari detto    La tribuna dell'altare maggiore, eretta nel 1554, fu rifatta nel 1000 da Francesco Martino:
   è in barocco artificioso discordante colla calma semplicità del tempio. Né meno riescilo è l'affresco del coro rappresentante San Petronio in adorazione davanti alla. Venjine col Bambino: fu ideato dal Cignani e dipinto da St Antonio Franceschini e da Luigi Quaiin
   Il coro data dal 1177 ed ha bellissimi lavcffixli intarsio. Preziosi ì libri corali ed antifonari, con miniature eseguite in gran parte sulla fine del secolo XV da Martino di Giorgio ila Modena e da M. Pasqualigo. I due maggiori, datati dal 1511, sono attribuiti a M. Damiani e Giovanni Canaletto.
   Gli organi, l'uno di metà del 400, l'altro del 1596, ma più volte riformati, nulla offrono di notevole.; sotto uno di essi, in un'apposita nicchia, 6 una Deposizione dalia Croce con sette figure in terracotta, modellate dal plastico Onofrio.
   Nelhujsagrestia sonvi molti quadii di buoni pittori della fiorente scuola bolognese: ricordiamo ira gli altri il Nicolini, l'Alberti, il Ferrari, il Colonna, il Mariani, Giacomo della Bua, Giovanni Brevigliari, Francesco Vadi, ecc.
   Fra le cappelle a destra entrando non mancano cose pregevoli specialmente in dipinti: ve ne sono di buona fattura tanto del secolo XVI che del XVII. Notevole fra tulle è la cappella di Sant'Antonio da Padova colla statua del santo scolpita in marino dal Sansovino, su un altare ricco di marini e d'ornamenti (fìg. II). Vi sono sulle pareti affreschi del Penacchi, trevisano, dell'Albaresi, del Mondini, Nella cappella attigua