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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Bologna
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Terza — Ita.ia Centrale
   mm
   Fig. 1*2. — Bologna (Basilica di San Petronio) : L'Assunzione della Vergine del Tribolo
   (da fotografia Alinàri).
   patire e figlio. Segnano l'ora inedia e l'ora reale; l'incassamento fu disegnato da Ercole Lelli ed i [tutti clic li adornano sono opera di Filippo Ba-lugani.
   Cappella IV, detta dei Bolognini. — è, sotto il rapporto artistico e storico, una delle più importatili di San Petronio. Venne eretta intorno al 1400 ed è decorata da interessantissime pitture mitrali, ordinate nel '1408 con testamento del patrizio Bartolomeo Bolognini. Le pitture della parte sinistra sono divise in due parti: nella supcriore è figurato il Paradiso con la Trinità nel centro ed una Gloria d'angeli e santi con vessilli e trittici nelle mani, sotto e figurato I7;t-ferno con ricorrenze ai concetti danteschi. 11 Vasari ed altri attribuiscono queste pitture a Buonaniico Bartolomeo; ina si ha per certo che questo pittore era già morto da qualche anno quando si cominciò l'erezione della Basilica Petroniana. Un documento del 1408, esisterne nell'archivio della fabbrica, mette le cose a posto dando la paternità di questo dipinto a Giovanni da Modena. Nel muro a destra è un dipinto del fare antico, ma di minor pregio, rappresentante in otto scomparii la Storia dei Mayi. La vetrata dipinta a colori è pregevole e reca varie figure di Santi; alcune Istorie di San Petronio sono dipinte nel muro attorno alla vetrata. Sull'altare campeggia una stupenda tavola gotica del set. XV a caselli dorati con ventisette figurine in leg'no colorato ed altri dipinti in quadretti; la mensa e le altre parli dell'altare sono formate con eccel-
   lenti intagli in legno, proveniente dall'antica chiesa di Santa Maria del Carrobbio. Nel pavimento havvi la pietra tombale coll'elììgie di Bartolomeo Bolognini, fondatore della cappella.
   Cappella V. — Vi è, fra l'altro, da notarsi la grande tela a tempera, di ignoto ma espertissimo pittore di scuola ferrarese nello scorcio del secolo XV, rappresentante il Martìrio di San Sebastiano. Bellissimo è il paesaggio di sfondo popolato di figure e d'animali d'una sorprendente esecuzione. Nella stessa cappella vi sono inoltre buoni dipinti di Lorenzo Costa ed una vetrata antica dipinta, ma deteriorata dall'umidità e dai l'istauri. 11 pavimento in mattonelle di maiolica faentina e bolognese con vaghi disegni, figure, motti e fiorami, ci dà una buona idea di questo ramo dell'arte ceramica assai curatonel XVsecolo. Una di queste mattonelle porla la data del '14    Cappella VII. — Ha un'elegante cancellata in marino del secolo XVI (lig. 9), e vi si notano due monumenti funerari fatti erigere ai proprii figli dal principe Buciocchi, l'uno del Franami e di Casoni e l'altro di Baruzzi. I putii che sono ai lati dello stemma Baciocchi furono scolpiti da Lorenzo Barlolini. Notevolissima è la tavola ad olio dell'aliare dipinta dal Costa nel -14-9:2, rappresentante la Vergine col Bambino e varìi santi: e uno dei migliori dipinti delia Basilica Petroniana. Nel pilastro esterno di questa cappella osservasi il monumento funerario di Cesoie Nuccio vescovo di Amelia, ritenuto upera di Vincenzo Onofrio, buon lavoro del rinascimento (lig. 10)