Bologna
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pjg. -10. — Bologna (Basilica di San Petronio): Monumento a Cesare Naccio, vescovo di Amelia (da l'olografia Alinari).
Italia. In questa cappella, nei muri laterali, 110-lansi avanzi ili pitture del sec. XV, 11:a rinnovate in si malo modo da imperiti l'istauratoci da sembrare in qualche parie, specie nei nudi, opera moderna. Da documenti conservati nell'Archivio della fabbrica tali dipinti sarebbero opera di Giovanni da Modena (molto probabilmente Giovanni Itossi da Modena dello il Xeg?-o), al quale furono allogati nel 1420. Questa cappella fu dal Consiglio dei DC data in patronato ai Dicci di balìa pei servizi resi al Comune, e di questa si vedono ancora gli steiumi dipinti ai lati dell'altare. La invetriata a colori è pregevole lavoro moderno del Bertini di Milano. Questa cappella soffri molto per le ingiurie del tempo, ma non lauto quanto ebbe a soffrire per 1 opera dei suoi rislauratori.
Cappella II. —In elegante barocco assai di scordaute coll'austcra semplicità del tempio. Ne
Fig. 11. — Bologna (Basilica di San Petronio): Statua di Sant'Antonio da Padova (da foto-grafìa Alinaiu).
diede il disegno Alfredo Torreggiala nel 1720. L'altare è intarsiato di marmi preziosi ed ha quattro colonne in broccatello di Spagna. Le statue m legno scolpito si debbono a Ottavio e Nicola Toschi, i bronzi dorali a Francesco Giardoni, che lavorò su modelli del Giegorini la leca d'argento e lapislazzuli nella quale conservasi il cranio di San Petronio, quivi trasportato nel 1743 da Santo Stefano, ove trovasi la tomba primitiva del sauto. Nel sotterraneo di questa cappella liavvi un sarcofago romano conservatissimo con due gemetti ai lali della fronte.
Cappella III. — Ila un quadro di buon disegno, ma di colorito falso e sbiadito, di Gaetano Gan-dolfi ed un altro quadro murale attribuito al 'l'ialini. Nel muro, tra la 3a c la 4a cappella, si veggono i due orologi, da annoverarsi fra i primi costrutti in Italia colla correzione del pendolo. Sono opera di Domenico e Gl'istmo Fornasiiiij