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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Bologna
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Terza — Italia Centrale
   Fig. 9. — Bologna (Basilica di San Petronio): Cancellata in marmo del secolo XVI
   (da fotografia Alinap.i).
   porta ; per quelle delle quattro susseguenti da ogni porta si sa che furono commessi, nel '1459, ad Albertino Rusconi da Mantova ed a Domenico Milani, fiorentino. Lavorò pure a queste decorazioni, nel 1180, Francesco di Simone, fiorentino, seguendo sembra la maniera di Andrea del Veroeclno, suo maestro.
   Da questi p ri nei pi i è facile arguire clic, ove la facciala della Basilica Petroniana avesse avuto il voluto compimento, sarebbe ricscito tal monumento da poter vittoriosamente gareggiare con qualsivoglia altro del genere esistente allora in Italia.
   Nell'in terno la basilica di San Petronio, a parte la sgradevole impressione della scialba tinta a calce data all'intonaco delle sue pareti, corrisponde pienamente alla maestosa imponenza del-I esterno e non sappiamo comprendere come Gino Capponi, per solito sì misurato ed equo nei giudizi e raffinato nel senso estetico, l'abbia mala-niente bistrattata in uno dei suoi scritti, che fa parte della raccolta pubblicata dal Tabarrini nel 1879. San Petronio non è, all'interno, come lo giudica I illustre e virtuoso fiorentino « bello di una insulsa bellezza », all'incontro è maestosamente bello, specie, se senza posar l'occhio sulla sciatta imbiancatura delle pareti ed al meschino ripiego col quale esso venne chiuso all'estremità nel secolo XVII, si guarda ai magistrali capitelli delle sue alte colonne, allo slancio arditissimo delle arcate e della volta, che in verità si possono dire un trionfo del sesto acuto. L'ardita e eg niza di quelle vòlte acute, che colla loro sin-
   golare altezza sembrano voler far punta verso il cielo onde portarvi la preghiera dei credenti, risponde precisamente a tutte le esigenze dell'arte senza stonare dal concetto etico e dal misticismo, formante la base del culto pel quale il tempio di San Petronio fu eretto (fig. 8).
   Dall'aspetto generale dei tempio scendendo ora ai particolari noteremo subito la decorazione in rilievo intorno alle porte di Francesco Tadolini per l'architettura e di Petronio Tadolini per la scoltura ; il lavoro era stato allogato in origine al ricordato .Iacopo della Fonte o della Quercia per 000 scudi d'oro; ma la morte gl'impedì d'intraprenderlo, onde in seguito venne affidato ai Tadolini. Di fianco alla porta, a destra entrando, è una memoria in marmo Ai Anloniotlo Pallavicini, con un bel busto pure in marmo di Carrara del cardinale Lazzaro Pallavicini, di .ncerto autore.
   Le cappelle che nella basilica di San Petronio sono, come fu detto, in dieci per parte, hanno per la cronologia bolognese, per la storia del monumento e della città, per l'arte, quasi tutte un grande interesse. Ricordiamo brevemente le più importanti, cominciandoda sinistra entrando:
   Cappella!, detta di Santa Maria dei Rusticani, e San Giorgio o Sani'Abbondio. —In questa cappella fu celebrata la prima messa nel tempio alii 4 ottobre 1392; quivi, al 24 febbraio 1530, Carlo V d'Austria e Spagna, vesti le insegne imperiali prima di recarsi all'aitar maggiore per ricevervi la corona imperiale dal pontefice Clemente VII : fu l'ultimo imperatore incoronato in