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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Bologna
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Terza — Italia Centrale
   Fornaci. Abbastanza estosa è nella provincia di Bologna quest'industria. Secondo le ultime statistiche si contano :
   Fornaci da qesso . , . . . . N. 45 con operai 167
   ii da calce........ Gi il «8
   » da cemento....... 2 » 14
   lì da laterizi........ 120 i
   '}) da stoviglie....... 7 » 1185
   I miste (calce e laterizi) .... 18 )
   » da vetro........ 1 30
   Totale , . K. 254 con operai -1864
   I prodotti ottenuti dal lavoro di queste fornaci è valutato in:
   Gesso........ ........... Tonnellate 22.932
   Calce e cemento................................» -12.810
   Mattoni . .................................» 42.814
   Quadrello....................................» 2.842
   Tegole ed embrici...................» 12.770
   Stoviglie....................................» 807
   Vetri........................................li 240
   II valore complessivo dì tali prodotti fu stimato in lire 1.243.582.
   La cottura del gesso si opera per lo più in fornaci intermittenti La frazione di San Ruffillo nel Comune (li Bologna è quella che ne conta il maggior numero ; non mancano anche le fornaci a fuoco continuo ed a sistema moderno. 11 prodotto per ®/10 serve alla costruzione e per Vio all'agricoltura come emendamento; per 2/3 è consumato localmente e per Va lo si esporta. Le fornaci intermittenti sono comunemente usate anche per la calce, il cemento ed i laterizi. Solo negli ultimi anni cominciarono a sorgere nella provincia di Bologna fornaci a fuoco continuo sui varii sistemi moderni; ora se ne contano parecchie. Fra i Comuni nei quali è più diffusa la fabbricazione dei laterizi vi è quello d'Imola.
   Stoviglie. Fabbriche e fornaci per stoviglie economiche artistiche e terrecotte decorative se ne contano 8 nell'intera provincia, delle quali 0 a Bologna e 2 ad Imola. In quest'ultimo Comune esiste una fiorente Società cooperativa di produzione per tale industria con 72 operai. La fabbricazione delle terrecotte decorative è esercitata in un altro opificio presso Imola, con un motore a vapore della forza di 20 cavalli dinamici ed impiegante 25 operai.
   Vetrerie. Esiste nel Comune capoluogo una fabbrica di vetri, con una sola fornace a sei crogiuoli di 400 chilogrammi caci uno. Yi sono occupati 30 operai pei 6 mesi freddi dell'anno. La materia prima è data dal rottame di vetro che si raccoglie in luogo.
   Segherie di Marmi. — Nel capoluogo havvi un opificio per la segatura e lavorazione del marmo con 2 grandi telai per la segatura e 2 piccoli per la impeliicciatura, tre torni ed una lustratrice. L'opificio è animato da una macchina a vapore di 10 cavalli. Operai occupati in questa industria 40. Vi sono inoltre molti scalpellini e marmisti, i quali peraltro non fanno uso che di seghe e torni a mano.
   Industrie Chimiche. — Candele di cera. Esistono in provincia di Bologna 2 sole officine esercitanti l'industria della fabbricazione delle candele di cera. Sono entrambe a Bologna ed occupano complessivamente 14 operai. La materia prima è per una metà circa importata dall'estero, Questa industria, in altri tempi attivissima, è ora in decadenza, alimentata solo dal consumo occorrente per le funzioni religiose.
   Candele steariche. Vi sono nel Comune di Bologna 2 fabbriche di candele steariche, animate da una forza motrice a vapore complessiva di IR cavalli ed impiegante circa 58 operai. In una di tali fabbriche si produce pure margarina; nell'altra sapone.