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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Bologna
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Terza — Italia Centrale
   Dello vie nazionali il tronco più importante è la Bologna-Firenze per il passo della Futa, ed il tronco Porretta-Pracchia, nell'alta valle del Reno, della strada Bologna-Pistoja. ColPapertura della grande linea ferroviaria adriatica da Piacenza ad Ancona la via Emilia cessò di essere strada nazionale a carico dello Stato, diventando strada provinciale a carico delle varie provincia da essa attraversate.
   Riassumendo il quadro delle vie di comunicazione pella provincia di Bologna che abbiamo sott'occhio si hanno :
   Linee ferroviarie : 1. Piacenza-Bologna, colle stazioni di Castelfranco, Samoggia e Lavino. — 2. Bologna-Ancona (continuazione della precedente parallela sempre alla via Emilia), colle stazioni di Bologna, San Lazzaro, Castel San Pietro ed Imola, — 3. Bologna-Firenze, colle stazioni di Borgo Panigale, Casalecchio, Sasso, Marzabotto, Vergato, Pioppe di Salvaro, Riola, Bagni di Porretta, Molino del Pallone —4. Bologna-Padova-Venezia, toccando, oltre delle secondarie, le stazioni di Castelmaggiore, San Giorgio, San Pietro in Casale, Galliera. — 5. Bologna-San Felice sul Panaro, toccando le stazioni di San Giovanni Persicelo e Crevalcore, — 6. Bologna-Budrio-Medicina-Massa Lombarda. — 7. Bologna-Molinella-Portomaggiore, avente lino a Budino tronco comune colla linea precedente.
   Linee tranviarie a vapore: 1. Bologna-Bassano-Vignola. — 2. Bologna-Imola. — 3. Bologna-Pieve di Cento. — 4. D ozza-Malalb ergo.
   Le principali vie rotabili della provincia di Bologna sono: 1. La grande via Emilia, della quale sì è diffusamente parlato nei Cenni generali della regione, ai quali rimandiamo il lettore (pag. 14). — 2. La Bologna-Pistoja, provinciale, che sale la vallata del Reno; questa via, da Porretta al confine, è nazionale. — 3. La Bologna-Firenze, interamente nazionale, pel valico della Futa, toccante Pianoro, Lojano e Monghidoro. — 4. La provinciale che da Borgo Panigale, sulla via Emilia, va a San Giovanni Persi-ceto, dove si biforca mandando un tronco a Nonantola e di là a Modena, ed un altro tronco a Cento in provincia di Ferrara; altro tronco, comunale, da San Giovanni Persi-ceto va a Crevalcore. — 5. Bologna-San Pietro in Casale-Pieve di Cento — 6. Bologna-Castelmaggiore-Malalbergo, da dove passa in provincia di Ferrara.—- 7. Bologna-Budrio-Molinella e poscia per Ferrara, provinciali. — 8. Bologna-Castenaso-Medicina e poscia Massa Lombarda e Lugo, provinciali. — 9. Imola-Massa Lombarda. — 10. Imola-Casal Fiumanese-Castel del Rio e quindi in provincia di Firenze passando l'Apennino al giogo di monte Guerrino (879 m.).
   A queste importanti arterie servono di complemento e raccordo le strade comunali obbligatorie e le molte strade vicinali e consortili esistenti nella regione, ma intorno alle quali mancano i dati esatti.
   ni.
   Istruzione pubblica
   Bologna avrebbe mancato alla sua fama secolare di città dotta, se anche nella circostante provincia non avesse largamente irradiato i benefici effetti della istruzione popolare. Negli ultimi anni particolarmente, sull'esempio del capoluogo, ove l'istruzione pubblica in tutti i gradi è accuratissima, ogni Comune della provincia si è dato a favorire e promuovere con ogni mezzo l'istruzione, combattendo la mala e vergognosa pianta dell'analfabetismo, che, secondo le statistiche di leva del 1888, dava ancora il 46 per 100 di coscritti completamente ignari dei primi elementi del leggere e dello scrivere. Ad onor del vero va notato che il maggiore contingente degli analfabeti viene dato dalla parte montuosa del territorio, ove, per più diffìcili comunicazioni e per inveterati pregiudizi mantenuti fra le popolazioni, l'istruzione trova i maggiori ostacoli alla propria diffusione.