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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Bologna
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Emilia
   li
   valle del La mori e, Marra di ed il passo di Fitigliano (908 m.); la strada da Bologna a Firenze, per Lojano ed il passo della Futa (903 m.), scorrente sul contrafforte che divide la valle dell ldice da quella della Savena; la strada da Bologna a Pistoja, per la grande valle del Reno, raggiungente il suo culmine al passo di Collina (932 in.), la famosa via Giardini o strada da Modena alla Toscana, per l'alta valle del Panaro (Scoltenna) e biforcantesi a Pievepelago in un ramo che per l'Abetone e San Marcello discende a Pistoja; ed in un altro ramo, che per il passo delle Radici e Castelnuovo di Gar-fagnana discende a Lucca; la strada che da Reggio per Castelnuovo ne' Monti, l'alta valle della Secchia ed il passo del Cerreto, presso l'Alpe di Moinmio, scende a Frizzano in Lunigiana e di là per Aulla, in vai di Magra, a Sarzana e Spezia; la strada da Parma a Spezia per l'alta valle del Taro, che, biforcandosi a Berceto, valica con un ramo l'Apennino alla Cisa (1041 m.), discende a Pontremoli e di là a Sarzana e Spezia, e coll'altro ramo da Berceto a Borgotaro, per il passo delle Cento Croci (1053 m.) e Varese Ligure discende al mare a Sestri Levante; la strada da Piacenza a Genova, per l'alta valle della Trebbia e Bobbio, trovante a Torriglia (855 tu.) il suo punto massimo, pel quale, passando poi nella vallata del Bisagno, arriva direttamente a Genova.
   All'altro gruppo, alle strade cioè che si staccano dalla via Emilia per dirigersi a nord, appartengono : la provinciale da Forlì a Ravenna e Porto Corsini ; la strada Bologna-Ferrara-Rovigo ; la Moderia-Mirandola-Ostiglia-Verona ; la strada Modena-Carpi-Mantova ; la Reggio-Guastalla-Borgoforte-Mantova ; la Parma-Casalniaggiore-Piadena-Brescia; la Piacenza-Cremona; la Piacenza-Lodi-Milano. A queste strade, che formano, si può dire, l'ossatura della viabilità emiliana in sè stessa ed in rapporto anche alla viabilità generale italiana, fanno da complemento numerosissimi tronchi di strade provinciali e comunali di interesse locale, delle quali ci riserviamo a trattare più particolarmente allorché verremo a descrivere le provincie, i circondari, i mandamenti ove maggiormente si esercita la loro influenza.
   Anche sotto l'aspetto ferroviario la regione emiliana trovasi in condizioni assai fortunate. Fin dal 1859 era attivata nell'Emilia la grande linea ferroviaria, corrente quasi sempre parallela alla via Emilia e che unendosi a Piacenza colle linee del Piemonte e della Lombardia e proseguendo, sotto Rimini, per il litorale adriatico fino all'estrema punta d'Italia, è diventata una delle più importanti arterie del transito internazionale. Per la loro posizione geografica le città di Piacenza e di Bologna sono diventate due centri ferroviari di primissima importanza e sotto questo rapporto anzi Bologna è superata solo da Milano. La maggior parte del traffico tra il Veneto e l'Europa centrale ed orientale con l'Italia centrale e meridionale si snoda a Bologna, per procedere poi per la linea litoranea o per quella transapenninica della Porretta.
   Importante è pure, come sussidiaria a questo grande movimento, la linea Modena-Mantova-Verona-Ala, che avrà maggiore attività allorché sarà costrutta la già tante volte progettata e promessa linea transapenninica Modena-Lucca.
   Importantissima, se non per la ragione del traffico, per quella della difesa nazionale, è la linea Paraia-Spezia, che mette in rapida comunicazione il cuore della vallata del Po ed occorrendo Verona e Mantova, col maggiore arsenale marittimo del paese. E un voto delle popolazioni emiliane e liguri una linea diretta tra Piacenza e Genova, per le valli della Trebbia e del Bisagno, linea che attenuerebbe, con generale vantaggio e più sollecito movimento, l'eccessivo transito delle due linee dei Giovi; ma pur troppo le condizioni dei bilanci non consentiranno per molti anni avvenire la costruzione di questa ferrovia, la necessità ed utilità della quale, sotto ogni rapporto, non hanno bisogno di essere ulteriormente dimostrate (1).
   (1) Il Ministro del Lavori Pubblici, Laoava, si impegnò sul finire del 1899 di presentare un progetto di legge per l'esecuzione di una parte di questa linea