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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Livorno 23'J
   ACQ.TJIDOTTO e CISTERNONE
   Sino alla fine dello scorso secolo Livorno non ebbe che acqua piovana e dalle fonti sgorganti dal tufo di Limone, condotte in città da un antico acquidotto. Nel 1792 però Ferdinando III fece costruire da Giuseppe Salvetti il uuovo superbo acquidotto, il quale conduce alla città la buon'acqua di Camorra presso Colognole nei monti livornesi. Quest'acquidotto, sostenuto da un viadotto a due ordini di archi, attraverso una valle, versa 5-36 inetri cubi d'acqua all'ora nel celebre Cisternone, simile alle antiche piscine nel borgo Reale, composto di due sezioni: il Purgatorio in cui l'acqua si purifica e la Cisterna da cui l'acqua è distribuita per mezzo di tubi fusi nella città. Una vòlta sorretta da quarantini pilastri protegge e raffresca questo serbatoio e col suo porticato greco di otto colonne e la sua bella cupola è un ornamento della città. Il cisternone largo 38 e lungo 42 m. contiene 10,606 metri cubi d'acqua (fig. 96).
   FORTEZZE NUOVA e VECCHIA
   Lo stemma della città di Livorno rappresenta la sua fortezza Vecchia dalla parte della darsena, con la bandiera su cui sta scritto Fides. Prima di cinger di mura Livorno, i Pisani costruirono un fortilizio quadrato, detto perciò Quadratura dei Pisani o Rocca Nuova, come quella che stava presso ad una torre che la tradizione attribuiva alla contessa Matilde. Il cardinale Giulio de' Medici fece ridurre nel 1521 codesta rocca dei Pisani ad ampia fortezza su disegno del celebre Antonio da San-gallo. Essa sta sulla fronte di Livorno vecchio con due grosse torri rotonde e fu ultimata nel 1537, l'anno dell'assassinio del tirannico duca Alessandro de' Medici, il quale, oltre le note palle, yì aveva fatto scriver su: Sotto una fede et legge un signor solo.
   Cosimo I vi si fece edificare un palazzo, abitato anche dai suoi successori, oltre la cisterna, di cui l'acqua fu encomiata dal Redi ; la fortezza Vecchia andava ornata
   accesso pei suoi banchi di sabbia, e quindi non può ricevere grandi navi; viceversa poi é considerato come il più comodo e più sicuro porto mercantile dell'Italia. I legni da guerra debbono fermarsi nella rada che presenta un eccellente ancoraggio. Cosimo I, granduca di Toscana, fece innalzare l'arsenale della Darsena, fece designare le linee di un nuovo porto, ed, erettavi la torre del fanale, incominciò la fabbrica del molo. Egli dichiarò Livorno Porto franco e vi attirò molti Greci donando loro San Jacopo. Oggi è quasi compiuto un nuovo porto, che tirato innanzi a furia d'immense gittate ed ingenli escavazioni, è degno in tutto e per tutto dell'illustre città commerciale.
   « Oltre al porto Vecchio, o Mediceo, ed al porto Nuovo, esistono in Livorno tre darsene che pigliano il nome di Mandraccìo, darsena vecchia e darsena nuova. 11 porto Nuovo è delimitato da una diga curvilinea lunga 1000 metri. All'estremità di questa curva sono le due entrate, o bocche del porto di sud-est e di nord-ovest. Sull'estremità nord della diga vi è un fanale a luce bianca con settore verde che trovasi alto sul mare m, 22.50. Il settore ha un'ampiezza di 65 gradi e comprende le secche della Meloria dal sud 85° a nord 30°. La portata della luce bianca è di miglia 10, quella della luce verde è di miglia 5.5. Sull'estremità sud della diga vi è un altro fanale a luce bianca fìssa variata da lampi di 1' in 1', che trovasi sul livello del mare all'altezza di metri 22.50, ed ha luce fissa visibile a miglia 3. Un altro fanale diottrico a luce bianca è situato all'estremità sud-ovest della gittata interna, a sinistra di chi entra nel porto Mediceo. Esistono inoltre due fana-letti pér indicare a notte la entrata del Mandraccio. Il bastimento che vi penetra deve lasciare il fanaletto verde a dritta e quello rosso a sinistra.
   « Il grande fanale del porto si trova poi sull'angolo della scogliera esistente presso l'imboccatura sud. Esso è di secondo ordine a luce variata da lampi bianchi e rossi con luce fissa bianca in alto ed in basso. 11 lampo dura 6VaJ Tecclissi parziale ha per durata 33Va- Questo faro è situato sopra una torre biancastra rotonda, a due ordini di terrazzi merlati, posta sopra un basamento a 13 facce. È alto sul livello del mare m. 47 ed ha i lampi visibili a 19 miglia, e la luce a 12. Il fondo del porto è composto di sabbia, roccia e fango. La media della marea è di metri 0.43 ».