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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272
•Ì:H l'arte Terza — Italia Centrale
magazzini e casupole ili pescatori. Sopra una sporgenza rocciosa sorge lina torre e vicine ad essa seorgonsi le rovine della più volte distrutta abbazia. Dalla punte più eccelsTi dell'isola (255 111.) segualansi al l'aro di Livorno i bastimenti avviati alla sua volta.
Scarsi sono gli abitanti, che la ripidezza e la mancanza d'acqua frappongono ostacolo alla coltivazione ; ina la pesca importante delle sardelle vi attrae ogni anno un gran numero di barche peschereccie toscane, genovesi e napoletane si che l'isola, dal principio del luglio sino alla metà di agosto, è straordinariamente animata. Oltre a ciò da Livorno sono frequenti le gite iti barca alla Gorgona, la quale, dopo l'Elba, è l'isola più frequentata dell'arcipelago toscano.
La Gorgona ha la sua storia. Plinio e Pomponio .Mela la chiamano Vrgo, ma Buffilo Nuniaziano, che la descrive nel suo Itinerario poetico, la chiama Gorgon e questa forma è confermata dall'autorità di Tolomeo, del pari che dall'odierno suo nome di Gorgona e dal noto verso dell'Alighieri:
Muovasi la Capraja e la Gorgona.
Il predetto Battito parla di nn ricco giovane clic rinunciò al mondo ed alle sue vanità per chiudersi nell'abbazia o convento dei Iìasiliani che sorgeva in quell'isola rocciosa e che ospitò Sant'Agostino nel suo viaggio dall'Africa a I.uni.
Ai Iìasiliani tennero dietro i Benedettini al cui abate Adamo fu rilasciato da papa Alessandro II un Breve in data del 16 agosto 1070. Gli assalti incessanti dei Saraceni costrinsero anche questi monaci ad abbandonare l'isola, la quale fu data, nel 1374, da Gregorio XI ai Certosini di Pisa e nel 1410 il monastero contava già 40 monaci, quando furono assaliti dai corsari africani ed alcuni tratti in schiavitù. Nel 1421 vi sbarcarono di bel nuovo e distrussero il convento, la chiesa, il inolino, le case e le barche, traendo in ischiavitù cinque monaci che non avevano potuto ricoverarsi nel castello in vetta. Anche i Certosini abbandonarono l'isola, ma vi rimasero alcuni abitanti prosciolti da ogni imposta e protetti dalla guarnigione nel castello.
Nel 1504 Cosimo I dei Medici ridonò la Gorgona ai Basiliani che incaricaronsi (li difenderla, ritirò la guarnigione e cede loro il castello. \'on è noto per quanto tempo la tennero, dacché Cosimo III la ridiede nel 1705 ai Certosini. La Gorgona rimase sotto l'alto dominio della Repubblica di Pisa sino al 1406 dal qual anno passò in potere dei Fiorentini e per ultimo dei granduchi di Toscana.
Vìe di comunicazione. — Le vie principali di comunicazione nel circondario continentale di Livorno sono le seguenti :
1. Ferrovie. — La linea Livorno-Pisa (chilometri 19), che lungo il litorale conduce per Pisa e Spezia a Genova e a Pisa si biforca per Lucca e per Firenze, oltre al tronco Livorno-Collesahetti (chilometri 16) per congiungersi alla l'isa-Roma.
2. Strade provinciali. — Nel circondario di Livorno sono le seguenti: 1° la strada del Litorale che da Livorno va sino al limite meridionale del circondario al passo del torrente Chioma, della lunghezza di chilometri 14.28; 2° la strada Livornese per Pisa, che va da Livorno sino al limite settentrionale del circondario presso il Poggetto, lunga chilometri 2.80.
Tutto quel che precede si riferisce unicamente alla porzione continentale della provincia livornese, vale a dire, al circondario di Livorno. Tratteremo poi separatamente della porzione insulare, vale a dire, del circondario di Portoferrajo o dell'isola d'Elba.