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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272
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Pili te Terza — Ilalia Centrale
che nell'aprile del 1501 fece occupare dalle milizie pisane Tomarancc, cli'ei fu però costretto ad abbandonare da ultimo. In seguito obbedì costantemente ai ducili e grandmili di Toscana.
Uomini illustri, — Vi nacque il celebre Antonio Santucci, cosmografo e matematico di Ferdinando I e di Cosimo II, che, nel 1599, divenne professore di matematica nell'Università di Pisa: secondo le recenti indagini del Meucci egli è l'autore della grandiosa sfera armillare di Tolomeo, costruita per ordine di Ferdinando, che trovasi ora nel Museo di fisica e storia naturale.
Di un illustre straniero, italiano per elezione, vogliam dire Michele Tarcagnota Manilio di Costantinopoli, venuto adolescente ili Italia dopo la presa di quella città per Maometto II, latinista ed ellenista di grido, annegatosi nel guadare la Cecina (1500), esiste nella parrocchiale il sepolcro indicato da iscrizione latina: aveva sposata la Alessandra, figlia di Bartolomeo Scala, già segretario poi gonfaloniere della Repubblica fiorentina favoritissimi padre e figlia da Lorenzo il Magnifico ile' Medici: un matrimonio letterario e non felice, anche per il temperamento irrequieto e girovago del Manilio, il quale nel viaggio che gli costò la vita era reduce da aver visitato a Volterra il letterato Raffaello Maffei.
Nelle belle arti vanta I'omarance tre buoni pittori del secolo XV, vale a dire: Nicolò Cercignani, noto sotto il nome del I'omarance; Cristofaro Roncalli, detto il camlier delie Pomarance, che lia il bel quadro Ae]V Annunziala nella parrocchiale; ed Antonio Cercignani, di cui fu inciso in Francia dal Trochei un dipinto dell'imperatore Giuliano.
Coli, elett. Volterra — Dioc. Volterra -P!oT. locali, Str. ferr. a Volterra.
Castelnuovo di Val di Cecina (4893 ab.). — Al sud (li Pomarance, da cui dista ben 10 chilometri, sulla strada da Massa Marittima a Volterra : è all'altezza di 575 metri sul mare, in una regione molto accidentata, alla sinistra del torrente l'ai one confluente della Cecina. È una borgata di poca importanza, perduta fra i lagoni, le zolfare e le allumiere abbandonate. Appartenne ai Volterrani fino al 1472, quindi ai Fiorentini; nel 1039 fu infeudata dal granduca alla famiglia Albizzi.
Nelle vicinanze è Monteruspoli, di dove si traggono i calcedoni! e le altre sva-riatissime pietre dure per la ben nota industria artistica fiorentina iniziata dal granduca Francesco I nel 1580 (vedi Targioni-Tozzetti, Viaggi, tomo ni).
Coli, elett. Volterra — Dioc. Volterra Ps e T. locali, Str. ferr. a Volterra.