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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Portoferrajo
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   levante il torrente Possera, che si congiunge alla Cecina appiè del colle. 11 paese, piccolo e bislungo, murato nei primi del secolo XIV, è attraversato da due vie parallele: la Mascagni, dal celebre anatomico, che vi nacque nel secolo scorso, e la Roncalli, anch'essa dall'illustre pittore natio. Due piazze, Larderei e Cavour, accanto alla qual'ul-tima sorgeva in addietro il Cassero. A nord-ovest è il sobborgo recente con la piazza Sant'Anna cinta di palazzine eleganti.
   Nella parte antica del paese, ad una delle estremità, ergesi il Pretorio, antica residenza dei vicari di vai di Cecina, di parecchi dei quali veggonsi nella facciata gli stemmi gentilizi e leggonsi i nomi preclari nell'istoria fiorentina e vogliam ne basti citare quelli degli Albizzi, dei Benivieni, dei Montebuoni, degli Oricellari, dei Peruzzi e dei Valori. Nel Pretorio siede ora la Giudicatura mandamentale e accanto sorge la Torre del pubblico orologio.
   Quasi all'estremità opposta trovasi la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, nello stile architettonico ilei secolo XV, col campanile barocco e deforme. Vi si ammira una Madonna del 1381 ed unV)ss«iìfo del 1552, del suddetto Roncalli.
   11 Comune di Poinaranco possiede Scuole pubbliche, Ospedale, Confraternita della Misericordia, Società filarmonica, Teatro, Cassa di risparmio e Società di mutuo soccorso tutte istituzioni che porgono testimonianza della floridezza di Pomarance, Ad esse s'aggiunsero, sin dal 1S89, l'Istituto femminile e in seguito l'Asilo infantile fondato a sue spese e in ampio fabbricato dal cav. Mario Bardini.
   In l'accia al castello di Montecerboli, nel centro della regione dei soffioni, è sorto, negli ultimi sessantanni, un borgo che ricetta al presente un 300 abitanti. E Lardellilo, ov'è la maggior fabbrica del borace o borato di soda, ottenuto coll'acido borico dei predetti soffioni. < La novità degli edifizi costruiti nel bacino e sulle rive della Possera — scrive l'avv. Funaioli di Pomarance — la varietà loro, la bella curva del ponte sul terreno, pel quale si ha ingresso nello stabilimento; il movimento e la vita inseparabili dal coucentrainento d'una popolazione operaia: tutto questo insieme di cose fa singolare contrasto e gradevole colla solitudine dei luoghi circostanti, non più deserti ma sempre poco abitati da campagnuoli che vi sono come dispersi ».
   Dei lagoni, soffioni e fumacchi, da cui si estrae l'acido borico, già abbastanza s'è detto nell'introduzione, del pari che del conte Francesco De Larderei a cui si deve la sostituzione del vapore al combustibile quale agente della evaporazione, trovato ingegnoso che lo arricchì, e fondò una nuova e lucrosa industria nel borgo che inerita-niente porta il nome di Larderdlo anche per la provvidenza esemplare a favore degli operai, che sono tutti benestanti grazie alle più bene intese istituzioni. Aggiungeremo soltanto che del minerale prezioso si fa oggi la estrazione dal conte commendatore Florestano De Larderei.
   E ripeteremo che i lagoni costituiscono un fenomeno dei più singolari e così variato da portarsi a sempre nuove descrizioni; e noteremo per la storia che il castellimelo di Montecerboli appartenne alla Mensa vescovile, al Comune di Volterra, ai Senesi, ai Fiorentini : i quali nel 1388 provvidero a edificare anche i non lontani Bagni a Moria, che ebbero gran credito nel secolo XV, preferiti da Lorenzo de'Medici: abbandonati alla metà del XVII, furono restaurati sul principio del nostro secolo dal francese Lamotte, uno dei primi sfruttatori dei lagoni. Ora però sono quasi dimenticati per la lontananza dalle ferrovie.
   Cenni storici, — Pomarance, anticamente Ripomarancio, è ricordata per l'eccellenza dei suoi vasi etruschi, di lucida vernice nericcia, leggieri e durissimi. Nel medioevo fu soggetta per lungo tempo prima ai vescovi e quindi al Comune di Volterra. Passò in seguito sotto il dominio della Repubblica di Firenze ed ebbe a soffrire, nel 1431, la correria del Piccinino in vai di Cecina durante la guerra di Lucca; il saccheggio di Alfonso d'Aragona nel 1117; e l'assalto di Vitelìozzo, luogotenente di Cesare Borgia,