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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272
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Pili te Terza — Ilalia Centrale
stabilnnpiito non fu inai in aziono. Lavorano invoco lo stabilimento metallurgico di Piombino e la fabbrica di bande stagnate della ditta Spranger Kausay.
Ha Piombino a Portoferrajo piroscafo postalo giornaliero in 2 ore ed una volta alla settimana altro da Livorno con scalo alla Capraja. Parimenti uu vapore muove ogni settimana da Piombino per le piccole isole di Gorgona, Capraja, Pianosa e Giglio.
l'ubale di Piombino. -- Ampio e variabile ristagno d'acque a est del promontorio di Piombino, fra la città, la strada Maremmana, già Via sEmilia di Scani o e il poggetto delle Caldane sotto Campiglia. Era anticamente uno stagno salso clic pigliava nome dalla città di Falesia e non era punto insalubre quale divenne collo scorrere dei secoli pei tomboli die si formarono lungo la spiaggia e clie, impedendo il libero scolo delle acque, le convertirono in un padule mefitico. Nel 1831-32 ebbe principio il bonificamento del padule e della pianura di Piombino, e le acque lorde e ammorbanti erano, nel 1841, già menomate almeno di un quinto. Molti furono i lavori eseguiti per l'incanalamento e per rendere più agevole il prosciugamento del suolo mediante le colmate, si che la palude di Piombino fu ridotta a G70 ettari.
Cenni storici. — Di Piombino, nell'antichità stazione romana, non trovansi memorie innanzi il 1000 e solo dopo la fine del secolo XI incominciano a trovarsi notizie del suo castello, che era guardato dai Pisani quando fu assalito dai Genovesi, fra i quali trovavasi l'annalistaCaffaro, a due riprese: nel 1124 subì gravi danni e nel 1125 fu preso e saccheggiato; di nuovo nel 1283 fu assalito da una squadra genovese sotto il coniando di un Doria, che affrontò la pisana nel Porto Vecchio. Poi per un secolo servì spesso di rifugio momentaneo ai fuorusciti delle guerre civili di Pisa.
Nel 1392 il capitano generale di Pisa, Pietro Gambacorti, perdeva con la signoria la vita, tradito dal suo segretario Jacopo d'Appiano, e, nel 1399, il costui figlio, Gherardo d'Appiano, avvisando quanto fosse malferma la signoria redata, vendè Pisa a Gian Galeazzo Visconti, duca di Milano, il quale gli sborsò 200,000 fiorini d'oro e gli concesse la libera signoria di Piombino con I'opulonià, Scarlino, Buriano, Suvereto e le isole d'Elba, Pianosa e Montecristo, di qui l'origine del lungo dominio degli Appiani in Piombino, dei quali sarebbe inutile seguire minutamente la storia assai complicata di competizioni dinastiche, di ribellioni e di repressioni.
Nel 1418 Alfonso d'Aragona, re di Napoli, assediò Piombino, difeso da Rinaldo Orsini, marito di Caterina d'Azziano ; le febbri miasmatiche lo costrinsero a levare l'assedio. Sotto Jacopo IV Appiani, Piombino fu preso, il 3 settembre de! 1501, dalle truppe del famigerato Cesare Borgia e fu più volte minacciato di invasioni dei corsari barbareschi, i quali danneggiarono realmente l'Elba ed altri punti del principato. Fu più volte occupato dai Medici e dagli Spagnuoli ina tornò però sempre agli Appiani, il cui ultimo membro, Jacopo VII, fu innalzato, nel 1594, dall'imperatore Rodolfo II, al grado di principe. Spenti gli Appiani (1C00), il principato di Piombino passò, nel 1634, a Nicolò Ludovisi, principe di Venosa, mediante lo sborso di un milione di fiorini, e, nel 1701, per eredità ai Buoncompagni, che ne furono poi spogliati, nel 1801, da Napoleone 1, che lo assegnò (1805) alla sua bella sorella Elisa, moglie di Felice Baciocchi, còrso, principe di Lucca, ecc. Alla caduta di Napoleone 1 i Buoncompagni reclamarono Piombino; ma nel trattato di Vienna del 1814 fu aggregato alla Toscana e i Buoncompagni dovettero contentarsi di un compenso pecuniario.
Coli, elett. Volterra — Dioc. Massa Marittima — l'v T. e Scalo marittimo.
Mandamento di POMARANCE (comprende 2 Comuni, popol. 12,232 ab.). — Vasto territorio bagnato dalla Cecina, dalla Cornia e da parecchi torrenti, con vegetazione variata, boscìii, ulivi, viti, cereali in copia, pascoli e bestiame.
Pomarance (7339 ab.). — Siede al sommò pianeggiante di un colle che si alza a 367 metri dal livello del mare e alla cui base settentrionale scorre la Cecina e a