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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272
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Parte Terza -- Italia Centrale
porta a ovest e il vasto ospedale di San Jacopo e Filippo clte ricetta, dal luglio al settembre, gli ammalati di febbri malariclte, fondato nel 1700 e con nn reddito di lire 55GS. Bella passeggiata pubblica con superba veduta. Sepolcri etruschi sotto la città e a 2 chilometri a monte l'atone. In vicinanza, cava, di marino simile a) carrarese, e all'antico (/reehelto con cui fu costruito un bel ponte sulla Cornia. Sull'ultima collina è la bella villa Caldana, già granducale.
Nella porzione soprastante del paese si vedono le rovine imponenti dell'antica fortissima rocca in cui risiedeva il capitano col presidio che v'inviava la Repubblica di Pisa. Nelle pendici occidentali del monte Calvi furono aperte miniere di piombo, di zinco, di rame e di ferro.
Cenni storici. — Cainpiglia, divenuta la terra più cospicua, più popolosa ed animata della Maremma Massetana, non era in origine che un piccolo castello di cui uno dei signori, il conte Gherardo della Gherardesca, fece dono, nel 1004, ad ima badia da lui fondata. Dipendè poi dalla Repubblica di Pisa, dopo la cui caduta venne, nel 1400. in potere di quella di Firenze. Senonchò, nella speranza di ricuperare la propria indipendenza, i Cauipigliesi, ad istigazione di Nicolò Piccinino, comandante di Filippo Maria Visconti milanese, cacciarono, nel 1430, il giusdicente e il presidio fiorentino; ma tornarono in breve in possesso della Repubblica di Firenze, alla quale tentò ritorli, nel 1447, il re Alfonso con le sue schiere napoletane; ma, non gli essendo venuto fatto di conquistar Cainpiglia in quell'anno, \i tornò con forze maggiori il seguente e fu sconfitto dai Fiorentini a Caldana sotto Canapiglia con la perdita di 2000 uomini.
Un altro fatto di maggior momento e preludio dell'ultima resa di Pisa avvenne il 17 agosto del 1505, nel piano a nord di Campiglia, vogliam diro la vittoria compiuta, presso la torre San Vincenzo sulla, spiaggia, dell'esercito fiorentino sotto il coniando d'Ercole Bentivoglio, contro le compagnie condotte a Pisa dal prode ed ardito Bartolomeo d'Alviano: quest'aspra battaglia fu descritta mirabilmente dal Guicciardini nella sua Storia Fiorentina. Nei secoli XVI e X\ II Campiglia fu desolata dalla carestia e dalla peste: quella del 1G31 in ispecie fu una vera peste bubbonica, la quale distrusse più della metà della popolazione.
Coli, elett Volterra — Dioc. Massa Marittima — Ps T. e Str. ferr. (anche nella fraz. San Vincenzo clic è pure Scalo marittimo).
Monteverdi (1438 ab.). — Sorge a 3G7 metri d'altezza, sul dorso di un poggio che sitarteli a nord dei monti Calvi e della Sassetta, fra la Sterza di Cecina a maestro e il torrente Musserà, affluente della Cornia a greco, coli parrocchiale ili Sant' \ndrea in cui, al dire del Gori, trovasi per benedir l'acqua Santa nel sabato santo, una gran pila di bianco marmo statuario, dedicata alla dea Bellona da certo Donace, liberto di Augusto. Boschi ili castagni e selve di leccio, sughero, scopa, pascoli, selvaggina e caccia.
Cenni storici. — Monteverdi esìsteva, con la vicina abbazìa di San Pietro a Palaz-zuolo, sin dal 754 quando apparteneva a San Walfredo, della stirpe da cui vennero i Gherardesca, che assegnò all'abbazia la maggior parte delle sue vaste possessioni. In seguito l'abbazia passò dai Benedettini ai Vallouibrosani, il cui abbate prese il titolo di marchese ili Monteverdi, gli abitanti del quale sì sottomisero, nel 1472, con Volterra alla Repubblica fiorentina. Con diploma del 7 dicembre 1003 il granduca Ferdinando II eresse Monteverdi e Canneto in feudo granducale e con titolo di marchesato a favore del cav. Ferdinando Incontri nobile volterrano, e suoi discendenti.
Coli, elett. Volterra — Dioc. Massa Marittima — I'- locale, T. e Str. ferr. a Castagneto.
Sassetta (1070 ab.). — A 337 metri d'altezza, nello scollo dei monti che separano la vai di Cornia dal vallone della Sterza di Cecina, a 12 chilometri (la Campiglia, con parrocchiale ili Sant'Andrea. Territorio coperto ili gran parte da castagneti, da pascoli naturali e da pochi poderi.