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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   212 Parte Terza - Italia Centrale
   Fig, 90. — Volterra : Il Battistero, il Campanile e il Duomo.
   Giovanni Gioii da ScUignano (1525); i due Angeli ai lati sono, secondo il Vasari, di Andrea di Pietro di Marco Fé rr uzzi.
   Nella crociera settentrionale e nella cappella Inghirami (1G55), architettura del Silvani, sopra l'arco e nella vòlta, freschi di Giovanni da San Giovanni, dalla Vi la di San Paolo e sull'altare Conversione dì San Paolo, del Domenichino, guasto da replicati restauri. La cappella fu costruita con spesa di 30,000 scudi dal generale Jacopo Ingiungili (V. Uomini illustri).
   Nella cappella del Sacramento, fatta edificare dal vescovo Sorgimii nella crociera a sud, llisur-rezione di Lazzaro di Santi di Tito (159-2): l'altare fu disegnato dal Vasari.
   Nella cappella della Vergine è il Nome di Gesù che si vuole dipinto dallo stesso [ternaniino da Siena; e in un tabernacolo che serve di presepio, diversi a (Treschi di Benozzo Gozzoli.
   Anche le tavole degli altari sono tutte notevoli
   opere del secolo XVI, ma i quadri di maggior valore posseduti dalla cattedrale sono raccolti nella cappella di San Carlo.
   Entrando in questa cappella vedesi al lato destro una bella tavola composta di tre pezzi. Nel rettangolo di mezzo la Vergine sedente in trono col divino Infante sulle braccia, due Angioli d'intorno e i Ss. Bartolomeo apostolo e Antonio abate.
   Nel frontispizio a lunetta è VEterno Padre con due Cherubini ; nel peduccio i Santi Bartolomeo e Antouio hanno in mezzo Cristo sedente sul sepolcro, pregevolissimo lavoro di F. Filippo Lippi. Quindi: una magnifica tavola rappresentante la Vergine col Bambino assisa in trono sotto un padiglione sorretto da due angioletti: le fanno corona i Santi Sebastiano, Stefano, Lorenzo e Niccolò da Bari. Conserva sempre un'iscrizione che la rivela di Leonardo da Pistoia nel 151G. — Una gran tela su cui è dipinto San Carlo Borromeo, attribuita da alcuni all'Empoli e da altri