Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno', Gustavo Strafforello
Pagina (216/285) Pagina
Pagina (216/285)
La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272
70
Pili te Terza — Ilalia Centrale
fi elio, suddette mura ciclopiche, Al diro di Scipione Maflei, niiin monumento esprime più chiaramente dì questo lo splendore dell'antica grandezza etnisca.
Nell'arco prospiciente la campagna si vedono sporgere tre informi massi, nei «piali aldini opinano elio siano slate scolpile mi tempo dello teslo di leone o, secondo altri, dello leste dogli Dei Mani e del genio protetloro della citlà.
Piscina. — Nella parte più alla della città nel luogo detto prato di Gasici lo può ammirarsi la Piscina, di ardiitetMira toscana, gran serbatoio d'acqua a Ire vòlto sorretta (la sei pilastri, lunga in. 21.50, larga ni. 11.50, alta ni. 0.8 ì. Malaii-gnratamenle non h possibile, so non con grande difficoltà visi lare il monumento, perchè por discendervi è necessario una lunga scala a pinoli.
ìluseo Etnisco lina marci (Iìg. KI{). — .Nel palazzo Tangassi, già Desideri, nella parlo snd-esl della citlà, fra Sa ni'Agostino e San Dietro sta il Musco r.iiarnacci, ricca collezione elrnsca, fondala da oltre nn secolo e che dapprima era disposto al pianterreno del palazzo dei Priori. — Verso il 1728 ebbero principio gli scavi e in trent'anni venne in luce una grande, ricchezza di urne funerarie, solto la direzione di una speciale deputazione agli scavi che funzionò dal 1758 ni 1780. In quell'epoca non meno di cinque musei privati esistevano a Volterra. Il museo pubblico nacque dal dono che il canonico Francescliini fece di alcune urne trovato nei suoi possessi; ma solo nel 1701, quando monsignor Mario (niarmieri fece dono alla città della propria importantissima raccolta, il museo di Voliera divenne una delle più importanti collezioni di antichi monumenti etruschi. Il Irasporloe l'ordinamenlo nell'ai tua le palazzo fu falto nell'anno 1870 dal cav. Niccolò Ma (Tei allora di reti ore.
La collezione più importante è quella delle urne (iìg. 81), che alinalmenle ascendono al numero di 500. Esse sono divise in due grandi sezioni. La prima disposta nelle otto sale del piano terreno del palazzo comprende le urne semplici, quelle con ornali di fiori, fruiti ed animali simbolici e quelle nel cui rilievoson figurati soggetti funebri, rome la Separazione dell'anima dal corpo e il viaflifio affi'Inferi, rappresentato in forma pedestre, equestre, in carpento, in cocchio e in nave; la seconda divisione, ordinata in sette sale del primo piano ornate tutte di stupendi musaici romani, ('destinata ai soggetti eroici, ad esempio: Caccia del cinghiale, Rado delle Lencippidi, Minotauro, Miti Te ha ni, tra cui importanti l'/t.v-sedio di Tebe, fiteocje e Polinice, ecc. — Miti troiani, Ira cui notevoli : fliconoscimeuto dì Paride per {ìy! io dì Priamo, Hai lodi E lena. Sacrificio dì Ifigenia, Telefo nel campo dei fìreci, Morie di Trailo, Monomachia di Paride e Menelao, Viìotiete in Lem no, Plissé e Circe, VI isse e le Sirene, ecc.
Nelle altre einqno sale del primo piano sono disposte le ceramiche, le sculture, gli utensili in bronzo, i vetri,avori e ossi, ori, argenti e gemine, nonché il monetario. l*Ya i vasi sono da notarsi aldini preistorici, tipo Yillanuova, altri umbro-campani ed altri istoriali e di pregio non comune. Tra le sculture merita speciale menzione la Sleìa in tufo, sii cui è rappresentato in bassorilievo un C ne mero etrusco in grandezza naturale. Tra i bronzi: vasi di uso domestico, un elmo, armi, idoli e specchi graffili.
Nella collezione dei vetri, si ammirano vasi cinerari, balsamari, bicchieri, ecc. Meritano di essere specialmente osservate due hoccetle ed una piccola scatola in vetro a strio d'oro, racchiuso nella pasla fusa e frammisto ad si tre di violetto, di verde e ili bianco.
I lavori ili oro sono aumentati negli ultimi anni: vi sono ancora molli scarabei, corniole, agate, calcedoni, ecc.
Nella numismatica è pregevole la collezione dell Vie.? (/rare, tra cui importante è la serie volterrana. Si osserva inoltre la raccolta di monete romane consolari, imperiali e provinciali (Iìg. 85).
Sulle nrne, in alcuni vasi, in alcuni frammenti di scultura sono numerose iscrizioni in caratteri etruschi, divewsamente commentalo ('agli archeologi. Numerose iscrizioni romane sono disposte lungo le srale del palazzo.
Al secondo piano del palazzo si trova la biblioteca, proveniente parimenti dal dono (iuarnacci: comprende circa 20,000 volumi e molli interessarli codici manoscritti, di cui è pubblicato il catalogo. E aperta al pubblico tutti i giorni e abbastanza frequentata dagli studiosi.
Museo e biblioteca costituiscono un ente, autonomo amministrato, sotto l'alta tutela del Governo e del municipio di Volterra, da una deputazione composta del sindaco prò tempore, come presidente, e come consiglieri del direttore, di nomina ministeriale, e di un rapprescntanle della famiglia fìnarnacci.
Nelle sale rimanenti del secondo piano trovasi VArchìvio storico commmle di cui il più antico documento è del 007 e si chinile con la fine del governo toscano.
Quest'archivio contiene 10,000 filze ed è d'importanza eccezionale, specialmente per la ricca collezione degli stalliti del Comune.