Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno', Gustavo Strafforello
Pagina (211/285) Pagina
Pagina (211/285)
La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272
Volterra
20.-5
Fig. 82. — Volterra: Porta all'Arco (da fotografia Alinaeu).
L'antica Volterra possedeva, nei tempi della sua indipendenza, un vasto territorio che stendevasi, al dir di Strabone, sino alla costa ove Vada Volterrana costituiva il suo porto di mare. Xon era. a dir vero, un porto nello stretto senso della parola, ina un ricovero con buon ancoraggio, perchè nei tempi romani vi approdavano sovente, come riferiscono Cicerone e Livio, le navi veleggiatiti lungo le coste dell'Etruria. 11 luogo è sempre segnato da una torre medievica sulla costa detta Torre di Vada.
Sotto le denominazioni barbariche non si sa nulla di preciso intorno alla condizione di Volterra, salvo che al tempo dei Longobardi era governata da un gastaldo. Venne poi sotto il dominio dei suoi vescovi, ai quali, coll'autorità ecclesiastica, confermasi anche la civile sopra i paesi della loro diocesi. Federigo Barbarossa riconobbe ad essi la qualità di principi dell'Impero. Segnalaronsi fra questi vescovi tldebrando e Pagano Pannocchieschi (1180-1212), dopo dei quali Volterra si costituì in Comune indipendente travagliato naturalmente dai due grandi partiti di quei tempi : guelfo e ghibellino; presa, nel 1252, coli'aiuto dei nobili guelfi, dalla guelfa Firenze, fu a questa soggetta così da adottare le insegne fiorentine del popolo e di parte guelfa ; guerreggiò tuttavia per suo conto contro San Gemignano nel 1308. Riebbe indipendenza nel 1344 dopo che Castruccio ebbe battuta ad Altopascio la lega dei guelfi
106 — 1.1* l'atrla, voi. Ili, parte 2.