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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Terza — Italia Centrale
   ma di qualità mediocre, con lavatoio scoperto ed abbeveratoio; l'altra fonte dà anche essa acqua mediocre e scarsa in giunta ed ambedue sono lontane dall'abitato. Le due. cisterne invece sono nel paese e contengono acqua buona e sufficiente. l'esca abbondante di muggini. In vicinanza stava la Munsio ad l>'ines della suddetta via Emilia sul fiuinicello Fine, il cui nome rammenta ancora gli antichissimi confini di Pisa e Volterra.
   Nel territorio di Hosignano Marittimo vi sono le seguenti sorgenti minerali:
   1. Acqua acìdula magnesiaca di Man Quirico. Derivò il nome (la una chiesa sacra a San Quirico ed era nota anche nell'antichità, essendosi scoperte noll'allacciarla monete dell'Impelo romano. Scaturisce da un terreno di argille scistose alternanti con banchi di calcare compatto, nella tenuta detta di Campolecciano ed in luogo paludoso denominato l'adula. Appartiene alla famiglia Lomi e si spaccia in bottiglie 11011 perdendo nel trasporto la sua virtù terapeutica contro parecchie malattie, principalmente del canale digerente.
   2. Acqua di Occìiìbollerì o della Mofeta di San Quirico. Scaturisce presso una pendice dirupata di serpentino, detta Monte dì San Quirico, a breve distanza dalla suddescritta sorgente. Ha un sapore acidulo e un cotal po' ferruginoso e prèsso la sorgente è torbida per l'argilla che le si frammischia, spicciando con impeto e gorgoglio dal terreno, ma riposando si chiarifica. Ila una temperatura ili gradi 16 ed è un'acqua ferruginosa assai più acidula della precedente. Può pigliarsi in bevanda.
   Cenni storici. — La Memoria, più antica nei moderni tempi di ltosignano Marittimo risale ad lina scrittura longobarda del 702; ma nelle sue adiacenze l'antica famiglia tusca dei Caecina (da cui prese il nome il fiume Cecina) vi aveva una villa in cui un membro di essa visse ancora sotto l'imperatore Onorio e in cui albergò iìutìlio Numaziano che la descrisse.
   Nel 1431 fu preso da Nicolò Piccinino e i,u'nili, dopo la riconquista nel 1433, fu distrutto dai Fiorentini ; ma ancor così forte che gli abitanti respinsero, nel 1484, i Genovesi sbarcati a Vada. Nell'ottobre 1562 vi perirono di febbre malarica i due figliuoli di Cosimo I, Giovanni e Garzia che eransi recati in quei boschi e in quei paduli a caccia dei cignali, lepri, folaghe e germani, e che ì nemici di Cosimo dissero fatti uccidere dal padre; leggenda accreditata anche dall' Ufieri nella tragedia Don Garzia. Mediante però le regolari e più estese bonifiche che colmarono quelle paludi e mediante il taglio dei boschi lo stato atmosferico di ltosignano e della pianura dì Vada migliorarono grandemente, e, tuttoché travagliato, nel 1835, dal colera asiatico, in pochi anni cambiò aspetto nel materiale, nel fisico e nell'economico, stantechè, in luogo delle boscaglie, nido di cignali e di lupi feroci, quei luoghi coprironsi di granaglie, di ulivi, viti, gelsi, mentre la pianura di Vada si convertì in tanti poderi abitati è coltivati.
   Coli, elett. Lari — Dioc. Livorno — P2, T. e Str. ferr. (anelie nella fraz. Vada che è Scalo rnaritt.).
   Castellina Marittima (2347 ali.), m Sorge a 380 metri d'altezza, in collina, alle sorgenti della Fescera, su massi di galestro, della qual pietra sono costruite le sue mura castellane, la sua rocca soprastante, già Pretorio, e molte case private. Parrocchiale di San Giovanili. Il poggio die sopraggiudica il paese conserva il nome di Cerretu dalle macchie di corri che lo vestivano in addietro \ breve distanza dal paese è la chiesa soppressa delle Due Badie, di una delle quali trovasi fatta menzione sin dal 1034.
   Nel territorio di Castellina trovansi molte cave di alabastro (gesso saccaroide) ed una miniera di rame (calcopirite) in un luogo detto il Terriccio già dei Poniatowski.
   Coli, elett. Lari — Dioc. Pisa e Livorno — P2 e Slr. ferr. locali, T. a Rosignano.
   Orciano Pisano (800 ab.). — Siede a 122 metri d'altezza, sulla cresta delle colline settentrionali pisane, composte quasi tutte di argilla consigliare cerulea e di sabbia