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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni «lei Circondario di Pisa
   189
   Cenni storici. — Poco è noto (li Pontedera prima del secolo XIII, comecché vi esistesse sin d'allora un castello ed il ponte che le diede il nome, II castello fu smantellato dai Pisani in occasione di un trattato di pace conchiuso, nel 125l>, in Firenze fra essi da una parte e i Fiorentini e i Lucchesi dall'altra. Con uno dei quali articoli, secondo l'Ammirato nel libro u ftelYIstar. Fioretti., i Pisani obbligavansi a disfare quel castello di frontiera coi suoi fossi e la fossa grande senza rifarli più mai. Fu preso e ripreso più volte nei secoli XIV e XV dai Pisani e dai Fiorentini.
   Nel 1554 Pontedera ebbe a soffrir danni quando vi passò l'esercito austro-ispano-niediceo sotto il coniando del marchese di Malignano, il quale fece abbattere le mura castellane della città in punizione di aver accolto con le sue genti il maresciallo Piero Strozzi che vi aveva fatto un'escursione da Siena : la rocca venne demolita solo nel 1822.
   Uomini illustri. Fu patria di Andrea detto Pisano perchè scolaro di Nicolò e compagno di Giovanni da Pisa, triade insigne dell'arte scultoria e architettonica pisana. Coli, elett. Pontedera — Dioc. Pisa e S. Miniato — P2, T , Str. ferr. e Tr. (anche nella fraz. La Rotta).
   Capandoli (3395 ab.). — Giace a 51 metri d'altezza, in ainenissima collina con ville signorili,presso l'Era che gliscorre a est, e con la parrocchiale di San Bartolomeo. Sono cospicue fra le ville quella Baciocchi sul luogo dell'antico castello; villa 1 Sergi -ghelli, oggi Masi; villa Borghini, ove dimorarono le poetesse Selvaggia e Caterina; \illa Pucci, in cui G. Lorenzo Pucci costumava fare adunanze di letterati; villa Orlan-dini, villa Del Rosso e altra villa Masi. In vicinanza del paese è la bella chiesa del-1 Vimunziata, già di Santa Maria a Urbana, rimodernata, nel 1751, dal Meloni. Vi riposano le ossa del chiaro prof. Tascasio Giannetti di Albiano;che mori in Capannoli il 20 giugno del 1742.
   Il territorio, ubertoso, è ferace di granaglie, vino, olio, foglia di gelsi e frutta di ogni specie; pascoli naturali.
   Cenni storici. —Le prime notizie di Capannoli risalgono ai tempi dei Longobardi ed è ricordato sin dall'808. Fu in possesso dei vescovi di Lucca.
   Coli, elett. Pontedera — Dìoe. San Miniato — P3 e T. locali, Str. ferr. a Pontedera.
   Palaja (10,598 ab.). — Sorge a 240 metri d'altezza, sopra un colle di terreno terziario marino, a cui sovrasta in un risalto l'antica sua rocca, fra la Chiecinella, affluente dell'Arno, che nasce alle falde orientali del suo poggio e il torrente Roglio tributario dell'Era che le scorre sotto a ovest. Chiesa di Sant'Andrea del secolo XIV e parrocchiale di San Martino più antica, del 1200, alquanto lungi dall'abitato, con facciata in mattoni bianca e nera ed una pila dell'acqua santa che serviva di misura legale pel vino ed era rinomata sotto il nome di Pila di l'aluja. In alcuni peducci della facciata si vede scolpita l'arma di Pisa con un'aquila dalle ali tese. Fu recentemente restaurata, essendo uno dei più notevoli monumenti della provincia pisana (fig. 80).
   Palaja era fortificata anticamente e nella sua parte settentrionale, detta la Rocca, scorgonsi le rovine di grosse muraglie; secondo la tradizione vi sorgeva una torre con una grossa campana. 11 territorio a colline produce granaglie, olio, vino ed abbonda di gelsi e di alberi (la frutta.
   Frazioni del Comune di Palaja sono: Alica e Villa Saletta, le quali possiedono rinomate sorgenti di acque minerali. È Alica Ufl essale in vài d'Era con parrocchiale sopra una collina di argilla, situata sulla sponda destra del torrente Roglio e a 4 chilometri a ovest da Palaja. Il casale, con poche centinaia di abitanti, è proprietà dei Corsini. Due sono le sorgenti minerali di Alica poco discoste l'una dall'altra e con la temperatura di gradi 10. Il prof. Giulj, che le analizzò, diede ad una il nome di Sant'Andrea Corsini e di Acqua di Sun ( temente all'altra. La prima è giovevole contro la renella, negli infarcimenti della milza e del fegato, nelle malattie dello stomaco, ecc. La seconda si suol prescrivere per bagno nelle affezioni reumatiche e artritiche, ece.