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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Terza — Italia Centrale
   nei primogeniti di quella Casa principesca, padrona della tenuta dello Spedaletto sotto Lajatico, che il dotto marchese Bartolomeo Corsini aveva comprato, sin dal 1007, per 31,000 scudi dal principe Alberico Cybo di Massa e Carrara. 11 signore odierno è Pietro Francesco Corsini marchese di Lajatico, grande scudiere di S M. il Ite d'Italia.
   Coli, elett. Lari — Dioc. Volterra — P2 e T. locali, Str. f'err. a Pontedcra.
   Terricciola (4015 ab.). — Già Terranova in vai d'Era, detto poi Terricciola, dalla sua piccolezza, giara sul dorso di poggi argillo-sabhiosi, fra due fiumane: la Cascina a nord e la Sterza di Era a sud, a 170 metri dal livello del Mediterraneo. La porzione più antica è occupata per la maggior parte dalla piazza ov'è la parrocchia e ove fu già la rocca, le cui mura dirute servirono alla costruzione della chiesa e dell'annessa canonica. La parrocchia presente, ampliata nel 17H4, è a tre navate, con cinque archi e cinque altari, mentre l'antica non aveva che una navata. La via principale è tortuosa ma non sgradevole.
   Il territorio di Terricciola, discretamente coltivato, dà boschi, pascoli, ulivi, gelsi, alberi da frutta, vino, caci squisiti, agricoltura.
   Cenni storici. — In tempi remoti dovette essere mi luogo cospicuo, conte attestano i sepolcreti e le anticaglie etrusche e romane che vi furono dissotterrate. Modernamente è rammentata nel secolo XIII e nel successivo addimandavasi San Donato a Terranuova e fu posseduta alternamente dalle lìepubbliche pisana e fiorentina. Nel suo territorio fu ucciso, all'assedio del castello di Sojana (14    Uomini illustri. —Diede i natali al conte Glierardi del Testa, nato noi 181S, morto il 13 ottobre ISSI, autore di scritti politico-amministrativi e di un gran ninnerò di commedie, pubblicate, col titolo di Teatro Comico, dal Barbèra in 28 dispense.
   Cell. elett. Lari — Dioc. Volterra e San Miniato — Pa e T. locali, Str. ferr. a Pontedera.
   Mandamento di P0NTED£RA (comprende 4 Comuni, popol. 30,000 ab.). — Territorio in pianura bagnata dall' \rno e dall'Era, che vi si scarica a nord del capoluogo. Campi estesissimi e ricchi di sementi, granaglie, leguininae.ee di vario specie, prati artificiali, canape e lino, viti e ulivi.
   Pontedera (11,817 ab.). .««• A soli 19 metri d'altezza, così detta dal bel ponte in marino sull'Era, presso il suo sbocco nell'Arno, anch'esso accavalciato in vicinanza da un superbo ponte del 1839 con pigne di arenaria, tre arcate in mattoni e il rimanente di tufo, lungo 120 metri. Si entra in città appena varcato il detto ponte sull'Era, sul quale passa la strada Firenze-Pisa che attraversa la grandiosa via di mezzo, fiancheggiata da belle case e con piazze, in una delle quali più centrale sorgono il Pretorio e la parrocchiale dei Ss. Giacomo e Filippo. La via principale stendesi fra il ponte sull'Era e l'antico castello, demolito nel 1822. Oltre il ponte vi è ti Piazzone per fiere e mercati e, in una buona situazione, il Teatro. Difettando la città, per la sua posizione bassa ed umida, di acqua buona, fu scavato nel 1828, sulla piazza occidentale, un profondo pozzo artesiano.
   Pontedera va rinomata per le sue fabbriche di pane e pasta, della qnal ultima specialmente fa un attivo commercio con la Francia, Germania, Spagna. Inghilterra, con le line Americhe e coll'Fgitto. Le fabbriche di Ferdinando e Giuseppe Paoletti, premiati nelle città principali d'Europa e dell'America, voglionsi annoverare fra le primarie d'Italia e producono insieme 1,210,000 chilogrammi di pasta del valore di un milione di lire. Oltre le fabbriche di pasta sono in Pontedera tintorie, concerie, fabbriche di bordati e frustagni, di cicoria, ecc., che rendono la città floridissima. Nella frazione La Rotta son molte fornaci di mattoni, mezzane, quadrucci, cannelle ed altri prodotti laterizi, di cui si fa smercio non solo ni Toscana ma all'estero ben anco e specialmente ad Alessandria d'Egitto.