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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Terza — Italia Centrale
   La frazione di Rivalto dista circa un chilometro e fu riunita a Chianni nel 1100, quando i due paesi si sottomisero alla Repubblica fiorentina da cui ebbero, nel 1515, uno statuto particolare. Anche il villaggio di Monte Vaso, ove trovasi lignite e una miniera di rame ora abbandonata, fu dato nn tempo dagli arcivescovi pisani a livello ai marchesi Riccardi, che erano, per decreto mediceo, i feudatari di tutto il Comune di Chianni.
   Cenni storici. — Nel 1288 fu tolto dai Pisani al vescovo di Volterra, il quale ottenne, nel 1285, che il castello fosse posto sotto la protezione della Repubblica fiorentina, il che non impedì che, nel 1288, fosse occupato dalle genti del conte Guido di Mon-tefeltro, podestà di Pisa. I vescovi di Volterra mantennero sempre vive le loro pretensioni al dominio di Chianni: questo però in fatto appartenne fin (lai 1400 ai Fiorentini che dopo il 1196 ne distrussero la rocca e le fortificazioni.
   Uomini illustri. — Nella suddetta frazione di Rivalto nacque il beato Giordano, letterato del secolo XIII, il quale vuoisi inventasse gli occhiali
   Coli, elett, Lari — Dioc. Volterra — Pa e T. locali, Str. ferr. a Pontedera.
   Lorenzaua (1491 ab.). — Sorge a 12G metri (l'altezza, sopra una collina marnosa, fra le sorgenti del torrente Borra che scorre a est, e la Torà che passa a ovest; mentre nella parte soprastante della collina ergevasi il castello, trasformato nel secolo scorso in un mulino a vento ora abbandonato. Parrocchiale dei Ss. Bartolomeo e Cristoforo. Grandiosa villa dei Lorenzani, nobili pisani che presero probabilmente il nome dal paese, ed altro più vasto e meglio arredato casamento della non meno nobile famiglia Giuli. Granaglie, ulivi, viti e frutta che portatisi a vendere a Livorno, Pisa e Pontedera.
   Cenni storici. — Questo paese, il più tartassato, dopo il vicino villaggio di Orciano. dall'orrendo terremoto del 11 agosto 181G, non è ricordato prima del secolo X e nel 1416 ebbe i suoi statuti, sotto la Repubblica fiorentina. Nel 1000 fu staccato dalla giurisdizione di Lari e riunito alla capitaneria di Livorno; ina nel 1722 fu eretto, con altri luoghi, in contea da Cosimo III a favore di Francesco Lorenzi, fiorentino, e suoi discendenti; finche il terzo conte di Lorenzana, rimasto senza eredi, riconsegnò, nel 1783, la contea allo Stato, eretta in seguito in Comune sotto l'antica giurisdizione di Lari.
   Coli, elett. Lari — Dioc. Pisa e San Miniato — Pa locale, T. e Str. ferr. a Fauglia.
   Santa Luce (2S2G ab.). — Sorge a 200 metri d'altezza dal mare, sopra una delle rolline marnose e sabbiose marine che rannodansi a ovest coi monti livornesi e a est con la giogaja dei colli di Chianni, che dividono le acque del finiiie l'ine ila quelle della Cascina. l'arrocchiale di Sant'Angelo. 11 territorio produce granaglie, pascoli, ulivi, viti, ecc. Nelle vicinanze di Santa Luce trovansi cave di alabastro.
   Acque minerali. Ve ne sono due: quella di Salcetri e quella del Pino. La prima scaturisce presso le sorgenti del fiume Fine, da un terreno composto di pietra calcarea compatta bigia, ma è scarsa, si che rassembra uno stillicidio, della temperatura di gradi 10, chiara, inodora ed appartenente alla classe delle acque saline; l'altra, delta Acqua del Pino, a circa un miglio dal villaggio, in un podere dei Belici, denominato Pino, fu scoperta per caso, nel 1842, da un colono, che la trovò amarissima e fu quindi analizzata dal chimico Passerini di risa e poi dai chimici Cioni e Calamai. Il padrone di quest'acqua eminentemente salina e purgativa ebbe licenza, sin dal 1841, di farne pubblica vendita.
   Cenni storici. — L'origine di Santa Luce, devastata anch'essa dal suddetto terremoto del 1810, pare risalga al secolo IX o X. Fu uno dei primi villaggi che al tempo dell'assedio di Pisa pei Fiorentini si diede a questi ultimi. I quali lo perderono e ripigliarono nell'anno medesimo 1490, ed allora i Dieci di Balia ordinarono fosse smantellato il castello ed ogni altra fortificazione.
   Coli, elett. Lari - Dioc. Pisa — P3 locale, T, e Str. ferr. a lòitiglia.